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Ultimo Aggiornamento: 24/10/2011 11:00
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27/12/2007 15:00
 
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Pakistan, Benazir Bhutto è morta
Ex premier vittima di un attentato

L'ex premier Benzir Bhutto è morta in seguito a un attentato a Rawalpindi, in Pakistan, dove stava tenendo un comizio elettorale. La leader dell'opposizione era stata ricoverata in gravi condizioni in ospedale dopo che un'esplosione aveva causato la morte di almeno venti persone. L'annuncio del decesso della Bhutto è stato dato da un portavoce e poi confermato dal governo.
Anche altri esponenti del Pakistan People's Party sono rimasti feriti nell'esplosione. Il kamikaze si è fatto esplodere nelle vicinanze del corteo, ma non è chiaro come sia morta Bhutto. "Possono essere state pallottole legate al vestito dell'attentatore ad averla colpita", ha spiegato il portavoce del ministero Javed Cheema.
"Se è vero è una tragedia", ha detto un alto funzionario della Casa Bianca alla Cnn pochi minuti dopo la notizia. La fonte della Casa Bianca ha aggiunto di non poter confermare indipendentemente la morte dell'ex premier. La stessa reazione è arrivata alla rete di Atlanta da un alto funzionario del Dipartimento di Stato.
I sostenitori della Bhutto, radunatisi intorno all'ospedale di Rawalpindi, hanno iniziato a intonare slogan contro il presidente Pervez Musharraf. "Cane, Musharraf cane", hanno urlato in preda alla rabbia. I più esagitati hanno sfondato la porta in vetro all'ingresso principale del reparto di terapia intensiva, altri sono scoppiati in lacrime. Un uomo con la bandiera del Ppp avvolta intorno al capo ha iniziato a battersi il petto.
La Bhutto aveva guidato il governo pachistano in due occasioni, tra il 1988 e il 1996. Era rientrata in Pakistan il 18 ottobre, dopo un esilio durato otto anni. La parata per il suo ritorno a Karachi era già stata presa di mira dai terroristi: in un attentato kamikaze erano morte oltre 140 persone. In quella circostanza era uscita illesa di un soffio.

Credits:TGCom

Chi era Benazir Bhutto
Leader dell'opposizione aveva 54 anni

Benazir Bhutto, 54 anni, era la figlia primogenita del deposto primo ministro Zulfikar Ali Bhutto e di Begum Nusrat Bhutto (di origini curdo-iraniane). Il nonno paterno fu Sir Shah Nawaz Bhutto, un Sindhi e figura chiave del movimento indipendentista pakistano. Ha frequentato le scuole in Pakistan, e nel 1973 si è laureata in scienze politiche presso l'università statunitense di Harvard.
Successivamente ha perfezionato gli studi a Oxford dove ha conseguito un'altra laurea in politica, filosofia ed economia. Non ancora ventenne, aiutava il padre nel suo lavoro in qualità di assistente. Dopo l'università è tornata in Pakistan e, mentre suo padre veniva assassinato per volere del generale Muhammad Zia-ul-Haq, lei veniva stata confinata agli arresti domiciliari.
Nel 1984 le venne permesso di ritornare nel Regno Unito, dove divenne leader in esilio del Partito del Popolo Pakistano (PPP) già presieduto dal padre, ma non riuscì ad avere una sufficiente influenza politica sulla vita politica pakistana fino alla morte di Zia-ul-Haq.
Quando il 16 novembre 1988 si tennero le elezioni, ed il PPP ottenne il più ampio numero di seggi per un singolo partito, la Bhutto fu nominata primo ministro il 2 dicembre. E così all'età di trentacinque anni Benezir divenne la persona più giovane ma anche la prima donna a divenire capo del governo di un paese musulmano in tempi moderni.
Venne destituita nel 1990 dall'allora presidente della Repubblica con accuse di corruzione verso il governo. Nello stesso anno il suo partito perse le elezioni. Per tre anni fu a capo dell'opposizione contro il governo di Nawaz Sharif, finché nel 1993 non si tenne una nuova consultazione che vide la vittoria del PPP: Benazir Bhutto torno, quindi, aessere primo ministro.
Il suo secondo mandato fu nuovamente minato dalle accuse di corruzione, che la portarono a un'altra destituzione nel 1996. Per colpa di questa ultima destituzione la Bhutto non potè più ripresentarsi perché una legge stabilisce un massimo di due mandati.
Trascorse così otto anni in esilio volontario tra Dubai e Londra. Il suo ritorno in patria per prepararsi alle elezioni nazionali del 2008, il 18 ottobre 2007, fu funestato da un gravissimo attentato con 138 vittime e almeno 600 feriti. Gran parte delle vittime presenti tra la folla erano membri del PPP (Partito del Popolo Pakistano), di cui la Bhutto è leader dal 1984. Il giorno seguente l'ex premier ha accusato il governo del presidente Pervez Musharraf di non aver preso provvedimenti preventivi affinché la strage, della quale era stato dato l'allarme da parte dei servizi segreti prima delle esplosioni, fosse scongiurata. Anche in mancanza di rivendicazioni da parte dei reali mandanti degli attacchi suicidi Benazir Bhutto aveva dichiarato di essere certa che questi siano avvenuti per mano di un gruppo di matrice talebana e sicuramente anche di un gruppo di seguaci dell'ex dittatore Muhammad Zia-ul-Haq, autore del golpe contro il governo del padre Zulfikar Ali Bhutto che è stato da questi deposto e condannato a morte nel 1979.

Credits:TGCom
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