= D-Wade =, 08/04/2024 19:26:
Venduto bene in che senso?
Motta è il prototipo dell'allenatore che serve in questo momento alla Juve, capace di fare migliorare i giocatori e di dare un'identità a questa squadra, il resto lo deve fare la dirigenza.
Nessuno gli chiede di vincere subito (sicuramente non io almeno), ma di prendere il materiale a disposizione e farli diventare giocatori di calcio, il che con la situazione attuale del calcio italiano dovrebbe essere abbastanza per tornare a vincere in ambito nazionale in tempi relativamente brevi.
Diciamo che la vedo un po' come fossa. Sta facendo una grande stagione indubbiamente, e in altri tempi sarebbe stato sicuramente un candidato perfetto per mantenere intatto il principio del "gli allenatori la Juventus li sceglie quando non sono affermati": ma a suo sfavore ci sono un paio punti. Premetto che non parlo di tattica, quanto di "terroir" che si troverebbe:
- uno è quello che dici tu sul progetto e far crescere i giovani: io sono d'accordo con te al 100%, ma siamo in una minoranza a vederla così: la Juventus viene dal triennio peggiore della propria storia, e nonostante la maggior parte dei tifosi sia nauseata, esige ancora la vittoria ad ogni costo. Se gli viene presentato un allenatore che parla ancora di progetto, dopo che quello precedente ha fatto di tutto per vendere il suo insediamento come tale per giustificare i propri fallimenti, stai pur sicuro che la pazienza verrebbe esaurita in tempo zero, con stampa compiacente al seguito ad invocare campioni e una squadra che sappia vincere, perché non ce ne rendiamo conto ma il mondo Juventus è indietro su tutto, a partire dalla mentalità; basta vedere che la curva dedica cori e striscioni ad Allegri. ALLEGRI!
- nel discorso pubblico, se Dio vuole, è finalmente entrata anche la qualità della proposta di gioco, che è uno degli argomenti a favore di chi vuole mandare il verme dove merita. Il suo successore verrà atteso al varco come già successe con Sarri, che però venne di fatto mandato al macello in solitaria. E si ritorna al primo punto: il prossimo allenatore avrà su di sé: il faretto del gioco, quello che illumina Chiesa, Vlahovic e Yildiz e quello dei risultati, e sappiamo benissimo che al primo pareggio con il 70% di possesso palla e 10 tiri in porta, si tornerà a parlare di cortomusismo come unica via percorribile per la Juventus, perché Max si che la sapeva lunga, altro che questo che è anche interista.
In sostanza, la panchina della Juventus scotterà come poche altre, se sarà Motta a sedervisi sopra, dovrà dimostrare una discreta dose di testicoli.