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PLAY-OFF 2010/11. Vigilia Finale. 3^. DIRETTA TV RSI LA2.

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    00 21/05/2011 01:01




    Duello fra David Esterkamp e Edwin Draughan
    -AGOSTA TI-PRESS/DAVIDE-



    Il Lugano vuole chiudere la finale.

    Questo pomeriggio a Friborgo contro l’Olympic i Tigers in gara 3 cercano la vittoria-titolo.

    Joe Whelton: ‘Tutti sono molto concentrati e daranno il massimo. Dobbiamo giocare come mercoledì’.





    di Mec.

    Oggi pomeriggio il tempio del basket friborghese, il Saint Léonard, ospiterà la terza gara di finale dei playoff. Una gara che potrebbe essere quella definitiva, quella che consegnerebbe il titolo, il secondo consecutivo, ai Lugano Tigers. Già, perché per l’Olympic non ci saranno altre prove d’appello: o manda tutti alla quarta o tutti in vacanza.

    Le alchimie, in queste situazioni, non possono essere molte. Non si arriva, per lo meno quasi mai, a fine stagione, a inventare molto per sorprendere l’avversario. Ecco perché le sorprese potrebbero essere ridotte a una certa difesa particolare, cosa che non stravolgerebbe comunque l’avversaria diretta pronta oramai a tutte le contromisure del caso. Lugano e Olympic sono allenate da due coach che la conoscono lunga sulla contendente diretta e quindi hanno anche preparato le contromisure adeguate. Nelle prime due gare si sono visti alcuni cambiamenti difensivi, ma nulla di straordinario e non tali da rendere complesso l’attacco ospite. Al massimo, in fatto di attacco, ci hanno pensato spesso i giocatori in campo a complicarsi la vita, uscendo dagli schemi o precipitando le conclusioni. Tutte forzature che non hanno portato a risultati se non quelli di favorire gli avversari.

    Nelle due precedenti gare si è assistito a due tempi equilibrati, il primo e il terzo, e due di netta marca bianconera, il secondo e il quarto. Questo potrebbe essere dovuto alla maggiore consistenza atletica dei bianconeri e al corrispondente calo dei friborghesi, con meno cambi adeguati al bisogno. Anche se, in gara due, bisogna dire che ci sono stati molti punti anche da Williams e Buscaglia usciti dalla panchina. Ma alla fine, la differenza fra bianconeri e burgundi è emersa proprio in quei 13 punti di scarto realizzati da chi non è partito fra gli starting five: 43 punti per Angley e compagni, 30 per gli avversari.

    Su queste importanti cifre, atte a sottolineare la forza del gruppo, facciamo il punto alla situazione con il coach Whelton al termine dell’allenamento: «Ora stanno tutti bene, anche Abukar si è ripreso. Quindi partiamo per Friborgo con l’intenzione di prenderci il titolo» .

    Che clima vivono i giocatori? «Un clima di grande concentrazione, nessuno pensa alle vacanze, nessuno ha in mente di fare le valigie. Tutti vogliono dare il massimo in questa gara e poi si vedrà» .

    Mercoledì siete stati un gruppo molto forte e veramente con tante alternative. «Questa è la nostra forza, avere tante alternative che si traducono in situazioni tattiche diverse. Possiamo giocare con molti quintetti diversi a dipendenza delle situazioni tattiche, dai falli e dalle scelte dell’avversario» .

    Possiamo dire che il recupero di Draughan è quasi ultimato. «Sì e questo è un altro aspetto positivo: il fatto che abbia ritrovato il canestro significa un pericolo in più per l’avversario, una soluzione in più per noi. Ha lavorato molto per ritrovarsi dopo l’infortunio e merita la sua parte» .

    Cosa ti aspetti dall’Olympic?

    «Una grande intensità e una forte concentrazione: sanno che non possono più sbagliare e quindi sentiranno una grossa responsabilità per ogni pallone che toccheranno: e questo può togliere sicurezza» .

    Voi avete tre match point, tutto un altro clima. «Vero, però vogliamo mantenere l’inerzia della serie, costringere Friborgo a inseguire, a sprecare energie. Dobbiamo far circolare bene la palla, dobbiamo trovare intensità ai rimbalzi e non perdere palloni. Insomma, ripetere gara due con qualche sbavatura in meno» .

    Il fattore campo potrà contare? «È certo che avremo contro tutti o quasi, ma spero di far felici il quasi, cioè il centinaio di tifosi che ci seguiranno. È un clima che ci ha già contornato in finale di Coppa, siamo abbastanza maturi per sopportarlo un’altra volta» .

    Vero, i tifosi sono certamente un aiuto, ma per fortuna non vanno a canestro. Importante, come sempre, sarà l’arbitraggio. In particolare per queste finali, bisogna dire che è stato un buon arbitraggio. Logicamente c’è stata qualche decisione o qualche fischio non fatto che nessuno ha capito, ma tutto nella normalità delle cose. Gli arbitri sono stati ininfluenti sulle contese e questo è quello che ci si augura possa succedere anche oggi. Occorre dare linearità alla gara, trovare un giusto metro e mantenerlo. Spetta ai giocatori capire ed adeguarsi. Si è visto che le reazioni esagerate vengono subito punite: va bene così. Meno sono gli atteggiamenti negativi più ne beneficia lo spettacolo.

    Al Lugano il compito quindi di chiudere la stagione agonistica. Al triplo titolo mancano quaranta minuti: Joe Whelton, a inizio sfida, aveva detto che bisogna vincere 9 volte per arrivare al successo finale: è a 8. Forza per l’ultimo passo.

    Olympic Friborgo-Lugano , gara-3 della finale dei playoff oggi inizierà alle 17.30. Match trasmesso in diretta su RSI La2.



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    00 21/05/2011 01:03


    14.05.2011.



    Tutti a disposizione per il «big match».


    Come per le prime due sfide della serie finale, il coach dei bianconeri Joe Whelton potrà ancora una volta contare su tut­ti i suoi elementi.



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    Vigilia dal sito del Lugano Tigers.

    -LINK-

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    14.05.2011.




    OGGI IL TITOLO?
    Il Lugano di Matt Schneidermann, vincendo questa sera alla St. Léo­nard,
    potrebbe laurearsi campione svizzero.
    (Foto Demaldi)



    Lugano, oggi tocca a te.

    Questa sera (17.30) alla St.-Léonard di Friburgo i Tigers possono laurearsi campioni.

    Joe Whelton: «Siamo tranquilli, abbiamo a disposizione tre partite per chiudere»






    GIONA CARCANO.

    Il trionfale cammino del Lugano sta finalmente giungendo al termine. Il ti­tolo di campione svizzero è lì a un pas­so, basta allungare la mano per pren­derlo. Eppure, questa sera alla St.-Léo­nard di Friburgo i Tigers dovranno af­frontare la partita più lunga e più dif­ficile di tutta la stagione. Il «triplete» è vicinissimo, la gloria di una stagione incredibile è alle porte.
    Si dice spesso che, per misurare la for­za effettiva di una squadra, bisogna at­tendere i momenti topici di un cam­pionato. Ebbene, oggi è arrivato il gior­no della possibile consacrazione.
    Tuttavia, Joe Whelton non vuole sen­tir parlare di pressione: «Rispetto a ga­ra-1 siamo molto più tranquilli. Nel­la prima partita della serie avevamo molta pressione: giocavamo in casa, e se avessimo perso tutto si sarebbe complicato. Invece abbiamo vinto i nostri due impegni casalinghi e ora ab­biamo a disposizione tre partite per chiudere la serie. Siamo in una posi­zione di forza» ha commentato l'alle­natore statunitense, che è poi ritorna­to sulla partita di mercoledì: «In ga­ra-2 ho visto il più bel Lugano di tutti i playoff. I miei giocatori erano con­centrati e hanno disputato davvero una grande partita».
    L'impressione è che l'Olympic sia a corto di energie...
    «Vero, ma la causa è una sola: noi pos­siamo disporre di nove giocatori, men­tre loro possono contare solo su sette elementi. La differenza si vede bene nei rimbalzi d'attacco, dove i loro gio­catori vengono spesso sovrastati».
    Da parte sua, l'allenatore dei burgun­di Damien Leyrolles non ci sta a fun­gere da vittima sacrificale e cerca ven­detta: «Vogliamo portare il Lugano al­meno alla quarta partita, non voglia­mo farci battere 3-0 nella serie finale». L'accusa rivolta al Friburgo è di non es­sere stato capace di rimanere concen­trato nei momenti chiave...
    «È vero, molto spesso non riusciamo a concretizzare tutto quanto costrui­to in precedenza. La fatica? Penso che le nostre energie sono al lumicino, ma la differenza la farà la motivazione. Pe­rò è frustrante. Ogni volta che ci avvi­ciniamo ai Tigers, loro accelerano cre­ando il vuoto. Moralmente è sempre una mazzata. Oggi vogliamo cercare di arrivare agli ultimi 5' dell'incontro in parità, per poi creare la sorpresa. Se noi sapremo essere più disciplinati in difesa, riusciremo a mettere in dif­ficoltà il Lugano».
    Per concludere, il presidente dei bian­coneri Alessandro Cedraschi si aspetta un buon numero di tifosi tici­nesi sulle tribune della St.-Léonard: «Un bus di supporters partirà da Lu­gano, altri si recheranno alla partita con la propria auto. Mi aspetto circa 100-150 tifosi».



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