“Fare gol per vivere con l’EMPOLI”
Claudio Coralli, pronto per affrontare il Cittadella?
E come non potrei? Sia chiaro, le scelte le fa sempre l’allenatore, ma se chiamerà io mi farò trovare pronto. Nella partita odierna ho una motivazione in più per fare bene.
Già, lei è l’ex più atteso e importante nel match contro la squadra veneta.
Lì ho lasciato tanti amici e tanti bellissimi ricordi. E’ stata un’avventura esaltante, ricca di soddisfazioni.
Grazie alle sue 20 reti, lei risultò determinante per la conquista della promozione, dalla C alla B, del Cittadella.
E’ stato due stagioni fa. Funzionò tutto a meraviglia.Non è mai facile per un attaccante arrivare a quota 20 in un anno. Il fatto di esserci riuscito mi inorgoglisce.
A quale di quei gol è rimasto più affezionato?
Quello del 2-1 nella finale contro la Cremonese. Perché è stato il più importante ai fini della promozione. E perché arrivò dopo un rigore che avevo fallito. Ma sia chiaro, io resto legatissimo a tutte le mie reti. Credo che questo valga un po’ per tutti gli attaccanti.
E adesso che gol sogna di fare?
Ovvio, quello che regala all’Empoli il ritorno in serie A. E’ il sogno di tutti arrivare a giocare nel massimo campionato, mi piacerebbe tanto riuscirci con questa maglia.
In caso di gol contro il Cittadella esulterà?
No, per rispetto nei confronti della mia ex squadra e per i tanti amici che, come ho detto, ho ancora lì.
Come spiega l’exploit che ebbe nel club veneto?
Il fatto è che trovai un ambiente sereno, quasi una famiglia, ci allenavamo e giocavamo senza aver nulla da perdere e questo ci permise, gara dopo gara, di scalare la classifica fino a conquistare il traguardo più importante. Mi auguro di riuscirci quanto prima con l’Empoli.Anche qui c’è un ambiente tranquillo, compatto, dove si può lavorare bene. E questo è un motivo in più per cercare di fare meglio possibile.
Dopo la promozione in B del Cittadella, scoppiò un caso di mercato con lei conteso dal club veneto e dall’Empoli: a distanza di tempo, cosa pensa di quella vicenda?
All’epoca sarei rimasto volentieri un altro anno nel Cittadella anche se il mio grande sogno era giocare con la maglia dell’Empoli, il club dove sono cresciuto. E dunque...tutto è bene quel che finisce bene.
Peccato solo per l’infortunio al ginocchio.
Questo ha condizionato pesantemente la passata stagione, non sono riuscito a dare il contributo che speravo. Ma ora voglio rifarmi, ho cominciato questo campionato con una voglia immensa di farebene e rendermi utile.
Perché l’Empoli finora è andato bene in casa, dove non ha lasciato scampo agli avversari, e in trasferta, invece, ha sempre perso?
Dobbiamo capire perchè e lavorare per migliorare quel che non va. Siamo ancora agli inizi, ci sono da mettere a punto alcune cose, di certo intanto faremo il possibile per riuscire sempre a sfruttare al meglio il fattore-campo.
Un pensierino alla promozione lo fate oppure al momento avete scelto di muovervi a fari spenti?
Viviamo alla giornata, procediamo partita dopo partita. Siamo una squadra giovane. L’obiettivo, ovviamente, è fare meglio possibile, poi alla fine faremo i conti. Se ci sarà da raccogliere non ci tireremo certo indietro.
Giocare in A è il suo grande sogno?
Sicuro. E spero di realizzarlo con l’Empoli.
Lei è uno dei frutti del vivaio azzurro, che è fra i più invidiati ed apprezzati.
Il settore giovanile dell’Empoli rappresenta un’autentica ricchezza, merito del grande lavoro di questa società.
C'è una squadra per cui, tolto l’Empoli, simpatizza?
L’Inter. Ma l’attaccante che stimo di più non è nerazzurro.
Di chi si tratta?
Luca Toni. L’ho sempre ammirato tanto.
Brunella Ciullini Empoli informa