00 23/06/2011 14:43
Impressioni varie sul Gods of Metal di ieri.

Che dire, un'esibizione memorabile per i Judas Priest, due ore e un quarto di potenza, energia e tutto quello che si può aspettare da loro! Immenso Halford, spettacolare, e che urla ancora con una potenza allucinante, ma bravi davvero tutti!
Hanno riproposto brani da un po' tutta la loro discografia, tra i quali mi sembra di ricordare:
- Metal Gods
- Judas Rising
- Starbreaker
- Never Satisfied
- Diamonds & Rust (la cover di Joan Baez)
- Night Crawler
- Beyond the Realms of Death
- Breaking the Law (instr.)
- Painkiller
- Living After Midnight
L'ultima calzava poi a pennello perché eseguita proprio intorno a mezzanotte come ultimo brano. Di Breaking the Law in pratica hanno suonato solo la base strumentale, visto che Halford l'ha fatta cantare interamente al pubblico. Imponente anche la scenografia, con fumo, fiammate, il loro logo illuminato e palle varie. Prima degli ultimi 2-3 pezzi Halford ha portato in scena la moto e ha tenuto (e poi baciato) una bandiera italiana.

Degli altri gruppi abbiamo visto gli Europe e i Whitesnake.
Non male i primi, con il pubblico forse un po' poco partecipe che si è scaldato solo con i classiconi Carrie, Rock the Night e ovviamente (come pezzo conclusivo) The Final Countdown (e finalmente, dopo le varie cover di Luppi e Lione, le sentiamo dagli originali! [SM=g27828] ). Joey Tempest poi abbozza anche una frase in italiano, uscita anche piuttosto bene ("Grazie per avermi sostenuto in tutti questi anni!")
I Whitesnake, non so, forse è perché li conosco ben poco, ma mi aspettavo qualcosa di diverso. Coverdale il suo lo fa, ma quando arriva Still of the Night (come ultimo pezzo) la cicca clamorosamente, gnafà più. L'esibizione, di 90 minuti, è stata caratterizzata da due lunghi assoli, uno di chitarra di 10 minuti e uno di batteria di almeno 5-6 (sboronissimi!).

Ho messo dei video su Youtube, stasera li linko (in ufficio ho YT bloccato).

Prossima mèta: il Big4! [SM=x772952]
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Ma una maledetta voce mi diceva dentro, che era là anche lui, l'estraneo, di fronte a me, nello specchio. In attesa come me, con gli occhi chiusi. C'era, e io non lo vedevo. Non mi vedeva neanche lui, perché aveva, come me, gli occhi chiusi.