09 maggio 2008
Cna promuove la piattaforma Maersk
Duro attacco aicomitati cittadini
Pieno sostegno della Cna, la Confederazione nazionale dell’Artigianato e della Piccola Impresa, al progetto per la piattaforma Maersk a Vado Ligure. Ad esprimere apprezzamento per l’opera e per l’azione della presidenza dell’Autorità portuale, sono stati ieri, presso il Bic di Savona, i massimi dirigenti liguri e nazionali.
Duro il giudizio sui comitati civici contro il progetto, da parte del segretario regionale Cna, Nicola Caprioni: «Da troppo tempo basta che un comitato, o un’altra emanazione territoriale, decidano di contrastare un progetto volto allo sviluppo economico del territorio, come quello della piattaforma di Vado, perché tutto si blocchi. Questa è un’opera troppo importante sia per quanto riguarda l’occupazione diretta, sia per quanto attiene a quella indiretta».
Anche Franco Pensiero, presidente del settore autotrasporto della Cna Liguria, ha sottolineato la rilevanza del progetto: «Dal 1994 ho lanciato in Valbormida, attraverso le aree Agrimont, la logistica come idea trainante per il futuro dell’intera vallata, dove ormai l’industria tradizionale sta scomparendo sempre di più. Basti pensare al caso della chiusura e della successiva bonifica dell’Acna. Valbormida e porto di Savona-Vado, a questo punto devono diventare un binomio inscindibile di sviluppo. E la Valbormida, grazie anche all’impegno del presidente dell’Authority, Rino Canavese, può avere un ruolo di primo piano come area di retroporto».
Il sostegno degli autotrasportatori è dato anche dal fatto che i container viaggeranno in prevalenza su gomma: si calcola che nella migliore delle ipotesi circa il 40 per cento della merce potrà viaggiare su rotaia. Questo - se da un lato crea lavoro per gli autotrasportatori - dall’altro costituisce un elemento di mobilitazione della popolazione che, come è noto, ha bocciato l’opera con un referendum consultivo.
Pensiero ha anche sottolineato le difficoltà attuali per l’autotrasporto nel porto di Savona-Vado: «Come accade per l’area di Voltri - ha precisato Pensiero - il problema degli ingorghi ai gate portuali di Porto Vado non potrà mai risolversi completamente se non troviamo una zona retroportuale per il parcheggio dei mezzi pesanti. A Voltri servirebbe un’area da almeno 100 mila metri quadrati».
Il presidente dell’Authority Rino Canavese ha precisato che la prossima settimana si definirà la possibilità di trovare per il traffico su gomma a Vado Ligure un’area di parcheggio da 30 mila metri quadrati. «Per il resto - ha aggiunto - procediamo con il progetto e con le opere accessorie e del Masterplan, collaborando e dialogando con tutte le istituzioni e in particolare con la Regione Liguria. Per il futuro di Savona non dobbiamo escludere alcuna possibilità. Non basta la cantieristica da sola, ma deve poter essere sfruttata anche l’occasione che ci viene dal piano per il terminal multipurpose».
La Cna ha poi fatto anche alcune considerazioni sull’occupazione che il terminal potrà garantire: al 2012 saranno 298 le unità lavorative possibili, di cui 50 di personale amministrativo e 240 tecnico. Al 2020, le unità saliranno a 401, di cui 65 amministrative e 336 tecniche. A queste va aggiunto, a regime, un indotto di ulteriori 250 unità.