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Tutto ciò che riguarda il mondo vegetale: Informazioni di carattere scientifico

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    Rhal
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    00 22/06/2005 18:44
    POLYGONALES

    Polygonaceae

    La famiglia delle Polygonaceae, unica rappresentante dell'ordine Polygonales, include soprattutto specie erbacee perenni, diffuse per lo più nelle regioni temperate boreali. Un'importante caratteristica di questa famiglia consiste nella presenza, alla base delle foglie, che sono alterne, di un'ocrea membranosa avvolgente il fusto in luogo delle stipole, da cui, tuttavia, si ritiene derivata. I fiori, ermafroditi o unisessuali, attinomorfi, riuniti in infiorescenze tipo racemo o tirso, hanno un perigonio con elementi sepaloidi (Rumex), in relazione all'impollinazione di tipo anemogamo, o di tipo petaloide (Polygonum), in specie con entomogamia. La struttura dei fiori è variabile, in quanto si passa dal fiore ciclico (formula fiorale: * P 3+3, A 3+3, G 3 in Pterostegia), al fiore spiralato (formula fiorale: * P 5, A 5-8, G 3 in Polygonum). Il frutto, che deriva dalla fecondazione di un ovario supero tricarpellare e uniloculare, contenente un solo ovulo, è una nucula.

    Le Polygonaceae comprendono specie di interesse agrario, fra cui soprattutto il grano saraceno (Fagopyrum esculentum), coltivato sull'Arco Alpino. Le radici di alcune specie del genere Rheum, note con il nome di rabarbaro, vengono utilizzate per i principi officinali in esse contenuti.

    Allo stato spontaneo le Polygonaceae sono abbastanza diffuse nelle nostre regioni. Piuttosto numerose sono le specie del genere Rumex (R. acetosella, R. acetosa, R. crispus, R. scutatus, ecc.) che si rinvengono in vari ambienti, quali pascoli aridi, prati umidi, boschi mesofili, ambienti palustri, ecc. Anche il genere Polygonum è presente con diverse specie legate soprattutto agli ambienti umidi (Polygonum salicifolium), alle dune litoranee (Polygonum maritimum), ai campi coltivati (Polygonum persicaria).




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    Rhal
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    00 22/06/2005 18:46
    PLUMBAGINALES

    Plumbaginaceae



    La famiglia delle Plumbaginaceae comprende alcune centinaia di specie per lo più tipiche di regioni aride o di substrati con elevata concentrazione salina. Si tratta di erbe e suffrutici, caratterizzati da foglie semplici, con margine intero e senza stipole, disposte a spirale. I fiori, riuniti in spighette 1-5-flore avvolte da 2 brattee e formanti pannocchie o capolini, sono di tipo pentamero. Il perianzio è formato da un calice scarioso, spesso persistente, di 5 sepali completamente concresciuti tra loro, e una corolla con 5 petali per lo più effimeri, saldati solo alla base (Limonium), o formanti un tubo (Plumbago). Gli stami sono 5 così come i carpelli, che sono sormontati da 5 stili liberi, ma che sono saldati a formare un ovario supero uniloculare, contenente un solo ovulo.

    La formula fiorale è, quindi:

    * K 5, C 5, A 5, G (5)

    Il frutto è una noce o, più di rado, una capsula. L'impollinazione è entomogama. Alcuni gruppi caratterizzati da riproduzione agamica hanno la tendenza, per segregazione geografica, a dare numerose agamospecie, tra di loro differenziate per caratteri debolmente evidenti (Limonium, Armeria).

    I generi presenti in Italia sono Limonium, Armeria, Plumbago, Limoniastrum e Goniolimon. I generi più ricchi di specie sono i primi due, caratteristici di ambienti estremi, quali scogliere marine e alte montagne.

    Nella regione mediterranea il genere Limonium è rappresentato da moltissime specie, in gran parte endemiche di ristretti tratti di litorale, alcune delle quali già estinte (Limonium catanense) o a grave rischio di estinzione a causa dell'antropizzazione delle coste. Il genere Armeria comprende specie endemiche soprattutto di alcuni distretti montani. Plumbago europaea è una specie legata a stazioni ruderali, mentre Limoniastrum monopetalum, piuttosto rara, si rinviene esclusivamente sui bordi dei pantani salmastri costieri.


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    Rhal
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    00 25/02/2006 16:02
    Tabella delle Alghe
    http://www.univ.trieste.it/~galilei/Tavole/tab123.htm
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    LKJKGGF
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    Uovo
    00 14/07/2007 09:30
    pigne
    Ciao a tutti.Qualcuno può spiegarmi meglio quali sono le squame copritrici e quali le squame ovulari nella pigna di pinus?Ho preso una pigna già matura con i semi ben evidenti.C'è un seme per ogni squama che perciò dovrebbe essere quella ovulare e all'estremità di quest'ultima c'è una struttura che vista dall'alto dà l'impressione di un ombrello per cui dovrebbe essere quella copritrice.Correggetemi se mi sbaglio.E' che sul libro non ci sono figure a cui fare riferimento.

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