Ricordando un po' il passato, che tutto sommato sarebbe il movente nativo già del vecchio Anima Mia, e quindi anche di questo accanimento terapeutico.
Ma va bene ugualmente, se anche altre cose ci chiedono prepotentemente di essere scritte qui.
Siamo grandicelli, ormai.
Ce l' abbiamo un poco di autonomia.
Comunque sia, mi torna in mente la lettura, prima dei miei vent' anni, dello stralunato visionario Peter Kolosimo.
Da scatoloni chiusi per ere geologiche, peggio che se fossero scorie di fissione nucleare, fra gli altri sono riaffiorati anche i suoi libri.
Non credo che ne rileggerò nessuno, non in modo sistematico, dall' inizio alla fine.
Neanche ci riuscirei più, oggi.
Però sono tornato ad andarci un po' a zonzo, per quelle pagine.
Non per ritrovare le mirabolati storie di antichi egizi con la luce elettrica, e che almeno qualche aliante in grado di volare davvero, sostenuto dalle correnti calde del deserto, dovevano avercelo.
No, cerco qualche traccia spettrale del tizio che li aveva aperti prima di me oggi, quei libri.
Non ci credevamo davvero neppure quando avevamo sedici anni, a quello che ci trovavamo scritto.
Ma ci piaceva leggerlo lo stesso.
Oggi sembra diverso.
Leggi di complotti e di cose ancora più incredibili del Mondo, o dei Mondi di Kolosimo.
E che non ti vengono raccontati con la stessa soavità, non sarebbe possibile farlo.
No, ti vengono imposti, quale vertà indiscutibile.
Nel modo più volgare.
Non mi piacciono queste eresie di oggi.
Ne queste di Citro, e neppure le altre.
[Modificato da (1960) 09/09/2021 16:23]
"Nessuno ci manderà via da quasta casa"
("The others")