Luna
Grazie per la storia di Luna, è bellissima e leggendola un brivido mi ha percorso la schiena: ho ripensato non solo alla mia storia, ma anche al modo in cui la vita e la morte di Simone hanno avuto un ruolo importante per l'ostetrica che, con me e mio marito, ha accolto Simone in questa vita. La sua storia non posso raccontarvela, non sarebbe giusto e non è mio diritto, e infatti è un capitolo importante del mio dolore che ho volutamente omesso quando ho raccontato di Simone: credo anch'io che i nostri figli siano portatori di speciali messaggi per ciascuno di coloro che li ha attesi e amati, nonni, zii, cuginetti, amici... stravolgendo le vite di tutti noi per sempre. Spero che il messaggio per me e mio marito arrivi presto, nel profondo del nostro cuore... Mi ha colpito, nella storia di Luna, la parte in cui si dice che le mamme dentro di loro sanno già del destino dei loro piccoli: a metà gravidanza avevo fatto uno strano sogno, partorivo in un ambiente che si è poi rivelato molto simile a quello in cui Simone è nato (e allora non avevo deciso ancora nulla sulle modalità del parto), il parto andava bene, ma alla fine non c'era nessun bambino. E poi, quella strana mancanza di paura: tutte al corso pre-parto dicevano di avere paura del parto, io invece non l'ho mai avuta, al contrario temevo un parto "non sentito", non naturale, tipo un cesareo, volevo mettere al mondo Simone con le mie sole forze, per fargli sentire che per lui c'ero, per sempre, per tutto. Chissà... Aggiungerò la storia di Luna al quaderno dei pensieri per Simone, assieme alle parole di S.Agostino trascritte da Daria e da Livia. Grazie Livia per avermi parlato del tuo desiderio di partorire a casa, ti sento se possibile ancora più vicina, perchè nel tuo racconto di preparazione al parto attivo con la tua amica Claudia ho rivisto tante mie scelte. Io non ho la tua apertura d'animo, non ho più il coraggio di guardare un neonato e mi sono allontanata dalle conoscenti, ma anche dalle amiche più care, che nel frattempo hanno partorito. Mi sento in colpa per il mio atteggiamento, io non ero così, ero molto empatica nei confronti delle persone, ma adesso mi sento vuota e indifferente e arrabbiata, per cui sì, adesso chiederò aiuto!
Sai Ilaria, leggendo l'articolo di Vanity Fair avevo riconosciuti i nomi dei bimbi della tua amica Barbara nel nostro cielo, mi aveva colpito profondamente leggere tre nomi insieme. E ho anche riconosciuto la storia della piccola Viola, che la sua mamma ha raccontato con dolore sul nostro forum: rileggendola, ma sapendo grazie all'articolo che questa mamma ha ritrovato il sorriso, mi sono sentita felice di appartenere a questa splendida comunità, piena di comprensione e di tanta, tanta speranza!
Vi abbraccio immensamente, tutte!