Tra Siciliani:

stefano 58
00domenica 27 luglio 2008 22:22


Sai?, è motto Don Pasquale puvirazzo! "E come fù ahh.."?! ... che ci vuoi fare Motte naturale fù !!! "Allora si trattò solo di vecchiaia !!!?... no!!! ... colpo di LUPARA fù.

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Lelahel....
00domenica 27 luglio 2008 23:39
Stefanoooooooo...troppo forte!!! [SM=x1439305] [SM=x1439305] [SM=x1439305] [SM=x1219851] [SM=x1219851] [SM=x1219851] [SM=x1439305] [SM=x1439305] [SM=x1439305]
Lelahel....
00domenica 27 luglio 2008 23:59
mmmmmmmm...barzellette sui siciliani Stefano??? [SM=x1219835]
allora leggi queste... [SM=x1219835]

Un prete siciliano viene trasferito a Milano. La prima domenica in cui celebra una messa dice: "Allora fratelli, oggi vi parlerò di Adamo ed Eva. Adamo, bravo picciotto, lavuraturi, servu di Dio, SICILIANU iera. Eva, bottana, tentatrice, MILANESE iera!"
Al che tutti si lamentano, per cui il Vescovo chiama il prete e gli raccomanda vivamente di non dare mai più interpretazioni della Bibbia di quel genere, se non vuole essere trasferito. Il prete promette che non ripeterà più un errore del genere. La domenica successiva però dice: "Allora cari confratelli, oggi vi parlerò di Abele e Caino. Abele, ca ci facia i sacrifizi a Dio, onesto, picciottu ammodo, degnu figghiu ri so patri, SICILIANU iera. Caino, traditore, figghiu i so matri, fratricida e medda, MILANESE iera!"
Si ripetono le scene della domenica precedente e stavolta il vescovo si presenta anche lui al prete e gli dice di avere intenzione di cacciarlo dalla città. Il prete garantisce e promette, finché il vescovo non si convince e gli consente l'ultima prova, a patto che non pronunci mai più la parole Siciliano o Milanese. La domenica successiva il prete dice: "Fratelli, oggi vi parlero' dell'ultima cena! ...e Cristo disse: "Picciutteddi beddi, vagghiu a diri ca in verità unu ri voi mi tradirà!" Scende lo sconcerto fra gli apostoli. San Pietro: "Signuruzzu beddu, ca piccasu sugnu iu?" "No, no,'n si tu. Tu si nu bravu picciottu devoto".
San Giovanni: "Che sugnu iu, allora, Signuruzzu miu?"
"No, no, nun si mancu tu, nun ta' prioccupare".
Al che, Giuda dice: "ueilà , saro' minga mi?"

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San Pietro, preoccupato per come vanno le cose in Sicilia, va a parlare con Dio: "Mio Signore, in Sicilia ci sono orrende brutture: mafia, violenza, tangenti e chi più ne ha, più ne metta! Bisogna porvi rimedio!" Dio ci pensa su, e poi dice: "Forse ho capito dove ho sbagliato: ho dato ai siciliani troppa intelligenza e così, anche se sono simpatici, fanno troppo i furbi. Ho deciso, toglierò loro metà intelligenza e vedrai che tutto si sistemerà!" Macché... Passa qualche tempo e San Pietro ritorna da Dio: "Signore, purtroppo anche con metà intelligenza, i siciliani si comportano malissimo, e tremendi delitti sono all'ordine del giorno. Bisogna assolutamente fare qualcosa!" Dio riflette, e poi prende una importante decisione: "Se è così, toglierò ai siciliani tutta l'intelligenza: a mali estremi, estremi rimedi!" E così avviene. Passa qualche mese, e Dio, non avendo più avuto notizie dei siciliani da San Pietro, lo manda a chiamare. "San Pietro, dimmi, come va adesso in Sicilia?" "Signore mio, ora va bene: i siciliani, privati dell'intelligenza hanno smesso di compiere delitti, la corruzione è cessata, gli omicidi sono finiti..." "E cosa fanno ora?" chiede Dio. "Signore, cantano tutto il giorno 'O mia bella Madunina'..."

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