Re:
Scritto da: sciffo 13/08/2004 11.12
Anche a me piacerebbe, al limite la si può ordinare da qualche parte...è rara, nel suo ambiente naturale se non ricordo male è quasi estinta...
Ho provato a googulare ma non è che ho trovato molto, non sò se qualcuno in Italia la coltivi...
In conpenso ho trovato 1 articolo interessante:
VIVE IN SUD AFRICA C'è una pianta semicarnivora Un insetto digerisce per lei le sfortunate prede
Autore: FRONTE MARGHERITA
ARGOMENTI: BOTANICA
NOMI: ELLIS ALAN, MIGDLEY JEREMY
LUOGHI: ESTERO, AFRICA, SUDAFRICA, CITTA' DEL CAPO
PER un'ape è meglio volare alla larga dalla Roridula. Alta circa due metri, con foglie munite di appiccicosissimi peli, la Roridula è infatti una temibile pianta carnivora, che cresce in Sudafrica, e che non lascia scampo agli insetti che la visitano. Tanto che gli abitanti del luogo la coltivano per tenere lontane le mosche. Tuttavia, il vero killer dei malcapitati non è la pianta, ma un microscopico insetto che attacca le prede intrappolate nelle foglie e le uccide, risucchiandone il contenuto, e cedendo parte del suo pasto ormai semidigerito alla Roridula. Un perfetto esempio di simbiosi, e un enigma risolto. Infatti, la presenza del microscopico insetto, battezzato Pameridea roridulae, è stata rivelata solo recentemente da un gruppo di ricercatori dell'Università di Città del Capo, guidati dai botanici Alan Ellis e Jeremy Migdley. Prima di allora il pasto della Roridula, identificata per la prima volta da Charles Darwin più di centoventi anni fa, era avvolto nel mistero in quanto - questo era il problema - le sue cellule non contengono, nè secernono, gli enzimi adatti alla digestione degli insetti. La pianta si serve del microscopico simbionte come di uno stomaco supplementare e, a sua volta, l'insetto ha il vantaggio, non irrilevante, di trovare sempre un'abbondante cena in tavola senza dover compiere alcuno sforzo per procacciarsi le prede. Come faccia il piccolo ospite dalle lunghissime zampe a non rimanere a sua volta intrappolato fra gli appiccicosi peli delle foglie, resta invece tuttora da chiarire. Così come da chiarire rimangono anche i meccanismi evolutivi che hanno permesso l'instaurarsi di una simbiosi così particolare, fra un insetto ed una pianta carnivora, che tuttavia potrebbe non rappresentare un caso isolato nel regno dei viventi. Infatti la scoperta del gruppo sudafricano pone la Roridula in una particolare posizione nel mondo vegetale; essa rappresenta una nuova classe di piante carnivore che potrebbe comprendere altre specie, fra cui il tabacco e la petunia, che sono pure dotate di appiccicosi peli sulle foglie, ma che assorbono almeno parte del nutrimento dalle radici. Secondo Jeremy Midgley, nell'evoluzione del regno vegetale questa nuova classe di piante semi-carnivore potrebbe rappresentare l'anello di congiunzione fra le più comuni piante che assorbono sali minerali dal terreno e quelle, più voraci, che si nutrono di insetti. Margherita Fronte