Il decreto salvaladri
Il 13 luglio 1994, mentre l’Italia è in preda all’euforia per la vittoria sulla Bulgaria che spalanca le porte della finale mondiale alla nazionale di calcio, il governo vara il cosiddetto decreto Biondi, meglio noto come “decreto salvaladri”, che quasi abolisce la custodia cautelare, limitandola ai casi di omicidio e di reati associativi (mafia, terrorismo); per arrestare un tangentista bisogna coglierlo sul fatto, mentre intasca la mazzetta, altrimenti non si può.
Circa 2000 detenuti escono dal carcere!!! e, soprattutto, Paolo Berlusconi, fratello del premier, e diversi manager Fininvest scansano (temporaneamente) le manette. E’ il primo provvedimento legislativo teso a difendere parenti e amici. Che, però, dura solo una settimana. La minaccia di dimissioni in massa dei pm del pool Mani pulite e le massicce proteste degli italiani spingono il Parlamento a non convertire in legge il decreto, che decade.
ecco cosa dicevano i comunisti
L'Uomo di Arcore mostra le stesse caratteristiche dei dittatori, perché insiste nella sua volontà di non ritirare l'infame decreto Biondi che mette in libertà i peggiori ladri, concussori, corrotti, ricettatori
(Bossi, alleato di Berlusconi, 18 luglio 1994;
Biondi era ministro della Giustizia del governo Berlusconi)