Re:
Enzo (Lp9E230310), 16.12.2023 22:07:
Esatto.
Ma questo non ci autorizza a vietare il ricordo che il Salvatore è venuto in carne.
Isaia 9:5
Poiché un bambino ci è nato, un figlio ci è stato dato,
e il dominio riposerà sulle sue spalle;
sarà chiamato Consigliere ammirabile, Dio potente,
Padre eterno, Principe della pace,
Nessuno sa in quale giorno è nato il Signore Gesù, ma la cosa certa è che è nato.
Quindi dedicare un giorno qualsiasi a quel meraviglioso avvenimento non lo vedo contro l' insegnamento biblico.
Tutto il mondo protestante si agguerrisce contro "il ricordo" della nascita del Signore, mentre basterebbe spiegare che Gesù non è nato il 25 dicembre e che dal momento che nessuno sa il giorno esatto le chiese lo ricordano in quel giorno.
Altra cosa è il natale "commerciale".
Li non sono d'accordo.
Pace
Certamente è appropriato ricordare la venuta del Cristo nella carne (Gv 1,14). Ma trovo paradossale l'idea di "cristianizzare" la festa del dio sole, divinità pagana, e piazzarci artificialmente la data della nascita del Cristo.
Le Scritture dedicano una bella descrizione alla "natività", ma non parlano di essa come di una festa alternativa o "cristiana".
Se poi un cristiano volesse impegnarsi in un giorno particolare di studio delle scritture e di meditazione su quel miracolo, perché no.
Il commercio però ci ha ormai abituati a usare quell'evento come scusa per festeggiare di tutto, tranne che il festeggiato.
Simon