La serenità di Grossman

Una delle più belle interviste di Fabio Fazio, la cui discrezione e lucidità traspariva evidente. Domande misurate che aggiravano l'ostacolo della tragedia personale del grande David Grossman.L'autore di " Che tu per me sia il coltello", paladino di una pace apparentemente irrealizzabile tra israeliani e palestinesi ricordava personalmente di aver perso in guerra il figlio nel sud del Libano.Con serenità e compostezza, guardando la telecamera ,reiterava l'invito a Ehud Olmert di dialogare.
Con la speranza che non sia l'unico intellettuale a farsi sentire, ricevo una lezione di vita forse per la prima volta da un sionista.

Purtroppo non ho visto l'intervista di Fazio,ma ho comprato e letto il bellissimo libro di David Grossman proprio ieri.E' un libro che mi ha commosso fin dall'epigrafe dove cita Leski
“Quando la parola si farà corpo/ e il corpo aprirà la bocca/ e pronuncerò la parola che l’ha creato/ abbraccerò questo corpo/ e lo adagerò al mio fianco”.