Meno tasse???
L'Ulivo replica a Berlusconi
"Solo bugie, non vuole il dialogo"
09-03-2004 la Repubblica
Dure reazioni del centrosinistra all'intervento-fiume del premier. "Attacca l'opposizione e dipinge un Paese che non esiste".
ROMA - Per l'Ulivo è la prova che il premier non vuole alcun dialogo. L'ennesimo intervento fiume di Silvio Berlusconi - che torna ai microfoni Rai di Radio Anch'io per la seconda volta nel giro di venti giorni - riceve le durissime critiche dell'opposizione. Che, dalla Margherita ai Ds, dai Verdi a Rifondazione, dice all'unisono che il presidente del Consiglio, continuando ad attaccare forsennatamente il centrosinistra, insiste nel raccontare un Paese che non esiste.
Per i Ds parlano prima il coordinatore Vannino Chiti ("Berlusconi conferma di essere molto confuso e di vivere in un mondo che non è quello in cui noi viviamo ogni giorno"), poi il capogruppo alla Camera Luciano Violante, secondo il quale il capo del governo "ha chiuso ogni possibilità di un confronto costruttivo tra maggioranza e opposizione". E ancora: per Violante quelle del Cavaliere sono affermazioni "spesso contraddittorie e comunque prive di prospettiva politica: ci sono problemi seri da affrontare nel paese, dall'impoverimento della società alla perdita di potere d'acquisto dei salari, alle pensioni..."
Durissimo anche il commento di Francesco Rutelli. "Se Berlusconi dice che quasi 30 milioni di persone hanno pagato meno tasse - spiega il leader della Margherita - non dice il vero, lo vada a chiedere agli italiani". Al contrario, per Rutelli, "chi ha una pensione o uno stipendio non arriva alla fine del mese, perchè ha perso potere d'acquisto, e nel 2003 le tasse sono aumentate e l'inflazione è cresciuta".
"Siamo ormai in piena campagna elettorale e il premier sta dando fondo a tutto il suo insopportabile vittimismo per recuperare i voti perduti", dice il capogruppo a Montecitorio del Pdci, Marco Rizzo, mentre per il leader dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio il Cavaliere "è un estremista, un fondamentalista della guerra tra maggioranza ed opposizione, e le sue dichiarazioni di oggi sono una picconata a quel poco di tentativo di rapporto istituzionale che tutte le altre alte cariche dello Stato sollecitano".
Da Rifondazione Comunista, infine, Franco Giordano invita a "respingere le provocazioni sistematiche del presidente del Consiglio, perchè le opposizioni dovrebbero incalzare il governo sul carovita che cresce quotidianamente, sulle retribuzioni che perdono potere d'acquisto, sul taglio delle pensioni, sul declino produttivo del Paese e sulle tragedie dell'occupazione".
Anche i sindacati non hanno apprezzato gli argomenti usati da Berlusconi sulle questioni sociali. Soprattutto sulle pensioni. Per il leader della Cisl, Savino Pezzotta, è "fuori luogo" l'affermazione del premier secondo il quale dalle parti sociali non è venuta una indicazione sulle pensioni: "Noi le proposte sulle pensioni le abbiamo fatte, possono dirci che non piacciono ma non che non facciamo proposte". E così il segretario della Uil, Luigi Angeletti, che ricorda che il sindacato ha ''detto e ridetto le sue proposte al governo per la riforma previdenziale".
da: rassegna stampa di
www.ulivo.it