Perdonami cugino ma è proprio quando leggo cose come questo tuo post che sono contento di avere quasi sessant'anni e di non aver avuto figli (anche se so che fra qualche anno potrà essere un problema)
Sono contento perchè se vedrò la fine del sogno europeo, del mio sogno, non avrò pensiero per ciò che succederà dopo.
Dai muri, dalle frontiere, dal nazionalismo, dal sovranismo e dal populismo non nascerà niente di buono, ma solo dolore, sofferenza e morte, come la storia ci ha insegnato in tutte le sue versioni.
L'Europa è a un bivio, storico, cruciale che si concretizzerà con le prosime elezione continentali e dal ciò che sento nell'aria la sua strada è segnata.... e probabilmente anche la sua fine.
Moscovici e gli altri euroburocrati hanno avuto il tempo di porvi rimedio ma non sono stati in grado di cogliere il sentiment del popolo e a quanto pare non lo sono ancora.
Travolti dalla crisi economica del 2007 hanno reagito tardivamente e male sommando errori a quelli già fatti quando, a seguito dell'unione monetaria non fecero seguire a breve giro di posta quella fiscale e economica.
Io allora non lo capii.... loro pare non lo capiscano ancora oggi insistendo cone le politiche di austerità cha altro non fanno che portare acqua al mulino populista e nazionalista.
Sembra che ormai moltissimi si siano dimenticati che l'UE ci ha consentito di vivere nel più lungo periodo di pace e prosperità che il continente abbia mai vissuto (noi tutta la nostra vita) e mi dispiace per le nuove generazioni che rischiano di rivivere orrori che credevamo appartenenti ad un passato ormai sepolto.
E già sento i benpensanti di oggi dire...
io non pensavo che... io non credevo che...