Re:
Matur0, 14/12/2009 23.08:
Contro Palestrina bisogna ricordarsi che giochiamo in casa e che i punti che ci servono per conservare la testa della classifica bisogna conquistarli proprio al Palaberti domenica bisogna dare continuità al gioco delle ultime settimane, Palestrina una buona squadra a cui non potremo dare il fianco.
Forza Barcellona
Svoboda: «Con Palestrina una gara importante per chiudere al meglio l'andata»
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«Sarà una settimana serena, con un bel clima, ma sicuramente non "leggera". Un po' perché le sedute di martedì e mercoledì sono sempre particolarmente dure,
ma anche perché domenica prossima a Palestrina abbiamo una partita molto importante per chiudere al meglio questo girone d'andata, e non dobbiamo rilassarci».
Alla faccia del "riposo del guerriero". Ariel Svoboda, protagonista assoluto della vittoria della Sigma Barcellona sul campo di Ferentino nell'anticipo di sabato, affronta la ripresa della preparazione (stamani con i pesi, nel pomeriggio agli ordini di coach Gramenzi al "PalAlberti") mettendosi subito alle spalle quella che è stata probabilmente la migliore prestazione dell'anno.
«Lo è stata – concede l'argentino – principalmente perché offerta sul campo di una diretta rivale, anche se aveva assenze importanti, e perché con questa vittoria abbiamo dato l'impressione di aver tutto per puntare in alto; ma mancano ancora 4-5 mesi compresi i playoff, e quindi pensiamo a cercare di mantenere questa condizione».
– Nella migliore prestazione stagionale della Sigma, la tua prova è stata decisiva. Ma non è certo un caso: ormai sembra che il difficile ruolo di sesto uomo che gioca i tre ruoli dietro, deputato a "spaccare le partite", ti sia ritagliato addosso. Un po' come un altro argentino più famoso, Manu Ginobili...
«Più famoso e soprattutto molto più bravo, in comune abbiamo solo il fatto di essere mancini! Ormai parto dalla panchina da tre stagioni, sono abituato ma non è facile entrare a freddo e cercare di cambiare l'inerzia; ormai con i compagni ci conosciamo e posso essere determinante anche dalla panchina dopo un avvio per me difficile. Però cerco di aiutare la mia squadra come posso, in qualunque ruolo; è chiaro che sono una guardia, ma posso anche portare palla o marcare i "tre". Se si vuole vincere, bisogna fare un passo indietro sul piano personale per il bene della squadra. E poi, non conta chi parte in quintetto ma finire le partite, è bello quando l'allenatore ti dà fiducia e ti tiene in campo nelle fasi decisive».
– Qualche settimana fa, Sandro Santoro ha indicato nella forza del gruppo, al di là dei valori tecnici, il segreto di questa Sigma. E curiosando nel tuo profilo su Facebook, abbiamo letto nel campo "fratelli o sorelle" il nome di Gianandrea Fratini.
«La cosa è nata in allenamento, lui era l'ultimo arrivato, eravamo quelli con i capelli più lunghi e quelli... sì, quelli che "menavano" di più: io lo chiamavo Kamikaze, gli altri hanno cominciato a dire che siamo fratelli. È vero: c'è un bel gruppo, ci facciamo molta simpatia. In questo momento è facile andare d'accordo perché vinciamo, ma siamo rimasti uniti anche quando all'inizio abbiamo avuto dei momenti difficili con quelle due sconfitte consecutive che oggi sembrano lontanissime».
– Insomma, qui a Barcellona c'è tutto: una squadra forte e profonda, un gruppo unito, un pubblico "caldo" e un ambiente entusiasta. A Latina, dove sei rimasto tre anni, hai lasciato il segno: se dovessi restare a lungo anche qui...
«Credo che il legame sarebbe ancora più forte. A Latina, piazza alla quale sono rimasto affezionato, eravamo un bel gruppo con "Bisco" e Ochoa ma non c'è stato tanto entusiasmo da subito, piuttosto dal secondo anno; qui invece ci hanno sempre fatto sentire tanto calore, la gente ci è molto vicina e sono sicuro che basterà anche meno tempo per lasciare in me un ricordo indelebile. Poi, la regola dello sport è che contano i risultati: se si vince è più facile avere le simpatie dei tifosi, inutile negarlo».
– Quindi siete costretti a vincerlo, questo campionato...
«Eh, sì. O almeno a far capire a tutti che abbiamo dato il massimo».
Max Passalacqua
Non lo sapevo che si giocava di nuovo fuori casa.....quindi domenica ci aspetta un'altra trasferta???
Certo che la Gazzetta di caxxate ne scrive parecchie