Il primo ministro cinese, Wen Jiabao, è arrivato sul luogo del terremoto ed ha affermato che si tratta di "un disastro".
Il premier ha invitato i leader locali ad essere "in prima fila" negli aiuti alle popolazioni colpite e ha aggiunto che la sicurezza della popolazione deve essere messa al primo posto. E; necessario, ha proseguito Wen, assicurare i rifornimenti di acqua, elettricità e le comunicazioni in tutte le zone colpite che si trovano in 16 province. Il primo bilancio ufficiale del sisma, che secondo alcune rilevazioni è stato del grado 7,8 della scala Richter, è di 107 morti in quattro province. I feriti sono centinaia.
Sono almeno 107 le vittime confermate del terremoto che oggi ha colpito la provincia cinese di Sichuan, secondo il ministero per gli affari civili di Pechino.
Vittime, aggiunge il ministero, ci sono state in almeno quattro province: Sichuan, Gansu, Yunnan e Chongqing. Funzionari della regione militare del Sichuan hanno detto all'agenzia Nuova Cina che cinquemila soldati sono impegnati nei soccorsi.
Circa 900 studenti si trovano sotto le macerie nella provincia di Sichuan, nella Cina sudoccidentale, colpita oggi da un terremoto di magnitudo 7,6 gradi Richter. Lo rende noto l'agenzia 'Nuova Cina'.
Una forte scossa di terremoto ha colpito, nel pomeriggio locale, la Cina sudoccidentale, provocando il crollo di due scuole e la morte di almeno quattro bambini e il ferimento di almeno altri 100, secondo l'agenzia 'Nuova Cina'. Il sisma ha avuto una magnitudo di 7,6 gradi della scala Richter secondo l'Ufficio Sismologico di Pechino, ed è stata seguita da almeno cinque scosse di assestamento.
L'epicentro è stato individuato nella contea di Wenchuan, circa 100 chilometri a nordovest della capitale della provincia, Chengdu. La contea fa parte della prefettura autonoma di Aba, che ha una forte componente di popolazione etnicamente tibetana. Non si ha al momento notizia di vittime. Un bilancio dei danni ancora non è stato fornito. Il presidente Hu Jintao ha ordinato di portare immediatamente soccorso alle vittime e reparti dell'Esercito Popolare di Liberazione cinese sono stati inviati sul posto per aiutare nei soccorsi e nella ricostruzione. Il premier Wen Jiabao si sta recando sul luogo.
La scossa è stata avvertita a migliaia di chilometri di distanza in un'area che va da Pechino - a circa duemila chilometri da Chengdu - alla capitale della Thailandia, Bangkok e a quella di Taiwan, Taipei. A Chengdu, a Pechino e in altre città cinesi migliaia di persone sono uscite nelle strade. Una testimone ha riferito all'ANSA che ha Chengdu non ci sono stati crolli ma alcuni edifici mostrano delle crepe. L' aeroporto della città è stato chiuso. Un impiegato della Nokia, che lavora negli uffici della compagnia in un grattacielo nel centro di Pechino, ha affermato di aver sentito il pavimento tremare per "due o tre minuti" prima di darsi alla fuga con i suoi colleghi. Secondo testimonianze che devono essere confermate la diga delle Tre Gole sul fiume Yangtze e la raffineria di Lanzhou, entrambe non lontane dall'epicentro del sisma.
7,8 richter è tantissimo, il massimo è stato 9 quasi 50 anni fa