Forte terremoto in Cina, Premier: un disastro

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il rat-man
00lunedì 12 maggio 2008 14:16

Il primo ministro cinese, Wen Jiabao, è arrivato sul luogo del terremoto ed ha affermato che si tratta di "un disastro".

Il premier ha invitato i leader locali ad essere "in prima fila" negli aiuti alle popolazioni colpite e ha aggiunto che la sicurezza della popolazione deve essere messa al primo posto. E; necessario, ha proseguito Wen, assicurare i rifornimenti di acqua, elettricità e le comunicazioni in tutte le zone colpite che si trovano in 16 province. Il primo bilancio ufficiale del sisma, che secondo alcune rilevazioni è stato del grado 7,8 della scala Richter, è di 107 morti in quattro province. I feriti sono centinaia.

Sono almeno 107 le vittime confermate del terremoto che oggi ha colpito la provincia cinese di Sichuan, secondo il ministero per gli affari civili di Pechino.

Vittime, aggiunge il ministero, ci sono state in almeno quattro province: Sichuan, Gansu, Yunnan e Chongqing. Funzionari della regione militare del Sichuan hanno detto all'agenzia Nuova Cina che cinquemila soldati sono impegnati nei soccorsi.

Circa 900 studenti si trovano sotto le macerie nella provincia di Sichuan, nella Cina sudoccidentale, colpita oggi da un terremoto di magnitudo 7,6 gradi Richter. Lo rende noto l'agenzia 'Nuova Cina'.


Una forte scossa di terremoto ha colpito, nel pomeriggio locale, la Cina sudoccidentale, provocando il crollo di due scuole e la morte di almeno quattro bambini e il ferimento di almeno altri 100, secondo l'agenzia 'Nuova Cina'. Il sisma ha avuto una magnitudo di 7,6 gradi della scala Richter secondo l'Ufficio Sismologico di Pechino, ed è stata seguita da almeno cinque scosse di assestamento.

L'epicentro è stato individuato nella contea di Wenchuan, circa 100 chilometri a nordovest della capitale della provincia, Chengdu. La contea fa parte della prefettura autonoma di Aba, che ha una forte componente di popolazione etnicamente tibetana. Non si ha al momento notizia di vittime. Un bilancio dei danni ancora non è stato fornito. Il presidente Hu Jintao ha ordinato di portare immediatamente soccorso alle vittime e reparti dell'Esercito Popolare di Liberazione cinese sono stati inviati sul posto per aiutare nei soccorsi e nella ricostruzione. Il premier Wen Jiabao si sta recando sul luogo.

La scossa è stata avvertita a migliaia di chilometri di distanza in un'area che va da Pechino - a circa duemila chilometri da Chengdu - alla capitale della Thailandia, Bangkok e a quella di Taiwan, Taipei. A Chengdu, a Pechino e in altre città cinesi migliaia di persone sono uscite nelle strade. Una testimone ha riferito all'ANSA che ha Chengdu non ci sono stati crolli ma alcuni edifici mostrano delle crepe. L' aeroporto della città è stato chiuso. Un impiegato della Nokia, che lavora negli uffici della compagnia in un grattacielo nel centro di Pechino, ha affermato di aver sentito il pavimento tremare per "due o tre minuti" prima di darsi alla fuga con i suoi colleghi. Secondo testimonianze che devono essere confermate la diga delle Tre Gole sul fiume Yangtze e la raffineria di Lanzhou, entrambe non lontane dall'epicentro del sisma.



7,8 richter è tantissimo, il massimo è stato 9 quasi 50 anni fa [SM=g27831] [SM=x967722]

-FabioCaressa
00lunedì 12 maggio 2008 15:27
La settimana scorsa la Birmania.... oggi la cina e si parla di migliaia di morti.... [SM=g27825]
Impessionante.
weILL
00lunedì 12 maggio 2008 19:40
Porca miseria.
il rat-man
00martedì 13 maggio 2008 10:05

Si continua a scavare. E a cercare sopravvissuti e cadaveri mentre nella regione colpita dal terremoto è stata ancora avvertita una forte scossa. Alle 15,10 ora locale, le 8,10 in Italia, ha investito Chengdu, capoluogo della provincia sud-occidentale cinese del Sichuan, devastata lunedì dal terremoto di 7,8 gradi sulla scala aperta Richter che ha provocato come minimo diecimila morti. Non è ancora stata misurata la magnitudo del movimento tellurico, che molti testimoni hanno comunque definito «il più forte» avvertito dopo il sisma. Panico nelle strade e nei pochi edifici rimasti in peidi, da cui la gente è fuggita in massa.

IL BILANCIO RESTA PROVVISORIO - Non è ancora possibile tracciare un bilancio definitivo degli effetti del terremoto di 7,8 gradi della scala Richter che lunedì ha colpito la Cina. I morti ufficiali al momento sono almeno diecimila, decine di migliaia i feriti e i dispersi, ma il computo finale delle vittime sarà sicuramente molto più pesante se si pensa che le stime delle autorità di Pechino sono limitate dal fatto che non è ancora stato raggiunto l'epicentro del sisma. Senza contare che dalla Cina arrivano anche notizie contraddittorie. Da un lato i diecimila morti ufficiali dall'altro le migliaia di persone sepolte sotto scuole e fabbriche in una sola città, nella zona di Hanwang.

SEPOLTI VIVI - Almeno diecimila persone mancano poi all'appello in un'unica area della provincia sud-occidentale cinese del Sichuan: secondo l'agenzia di stampa ufficiale cinese «Xinhua», sono tuttora sepolte sotto alle macerie degli edifici crollati nella contea di Mianzhu, limitrofa a quella di Wenchuan, dove è stato localizzato l'epicentro del sisma.

RAGGIUNTO L'EPICENTRO - Il premier cinese Wen Jiabao aveva affermato che Wenchuan doveva essere raggiunta dai soccorsi entro il mezzogiorno di oggi. E così è stato. Circa 1.300 soldati dell'esercito cinese hanno raggiunto la località, situata a circa 3000 metri di altezza. Lo afferma l'agenzia Nuova Cina. Wenchuan era rimasta completamente isolata dalla giornata di lunedì. Le truppe, aggiunge l'agenzia, «hanno iniziato le operazioni di soccorso sotto una fitta pioggia».

SOCCORSI - Sono più di 16mila i soldati impegnati nei soccorsi alle popolazioni colpite. Gli elicotteri dell'esercito non hanno ancora potuto raggiungere alcune delle località isolate a causa del cattivo tempo e della scarsa visibilità che, secondo le previsioni, continueranno nelle prossime ore. Altri 34mila uomini si stanno dirigendo verso le zone più gravemente danneggiate viaggiando su aerei, treni, camion e in alcuni casi procedendo a piedi. Raggiunto da una località vicina con un telefono satellitare il segretario del Partito Comunista di Wenchuan Wang Bin, ha affermato che la popolazione ha bisogno di «tende, cibo, medicine e strumenti di comunicazione». Wang ha aggiunto che la maggior parte delle case sono distrutte e che trentamila persone hanno dormito all'aperto.




numeri incredibili ma la cosa peggiore è che la stima dei morti è solo provvisoria e potrebbe aumentare e di molto [SM=g27813]
il rat-man
00mercoledì 14 maggio 2008 09:02
Tutti salvi gli 80 panda giganti del parco Wolong

Sono tutti salvi gli oltre 80 panda giganti del piu' popolare parco cinese. Secondo la Xinhua, gli 86 esemplari del centro di Wolong stanno bene e nessuno di loro e' rimasto ferito nel terremoto di 7,9 magnitudo che ha colpito la provincia sudoccidentale di Sichuan. Poco prima l'agenzia di stampa cinese aveva rassicurato anche sulle condizioni dei 60 panda del Centro di Protezione e Ricerca di Chengdu.



per carità, contento che siano salvi ma le priorità erano ben altre [SM=x967708]
il rat-man
00domenica 18 maggio 2008 11:26

Il bilancio ufficiale delle vittime del terremoto in Cina e' salito a 32.477. Lo ha reso noto l'agenzia Xinhua, secondo la quale i feriti sono, invece, 220.109. Stando alle stime del governo sono, in realta', piu' di 50.000 le vittime del sisma di 7,9 magnitudo che ha colpito lunedi' scorso la provincia sudoccidentale di Sichuan.


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