Esopo .- Il nibbio e il serpente

Un giovane serpentello se ne andava tranquillo strisciando tra una pietra e l'altra, godendosi i caldi raggi del primo sole primaverile. L'aria era tiepida e carica di buon profumo di fiori e ogni animale si sentiva rasserenato di quel clima dolce. Il piccolo serpente si muoveva piano piano nel prato quando all'improvviso una spaventosa ombra si proiettò sul suo cammino. L'animale preoccupato alzò il testino per guardare da dove eniva la macchia scura e solo allora scoprì che il terribile nibbio stava puntando dritto dritto su di lui!

Il poverino non ebbe neanche il tempo di scappare perchè in un attimo il volatile gli saltò addosso afferrandolo col becco. Il serpente fu, così, sollevato in cielo da quel rapace che, senza avere pietà per le sue grida volò via il più velocemente possibile.

" Lasciami andare!" implorava lo sfortunato animaletto " Non ti ho fatto niente!" Ma il nibbio non l'ascoltò neppure.

A questo punto il serpentello si rivoltò su se stesso e con un'abile mossa diede un morso al suo nemico.
Finalmente il volatile colpito dal veleno della sua preda fu costretto ad aprire il becco liberando il serpente che cadde a terra senza farsi male. Il nibbio invece, con la vista annebbiata e senza più forze a causa del morso, precipitò sul terreno a peso morto riportando parecchie ferite. Quando il volatile era ancora stordito, il serpentello gli si avvicinò e gli disse : " Ben ti sta! Io non volevo farti del male ma tu mi ci hai costretto ed adesso ne paghi le conseguenze!"

Trascorsero due giorni interi prima che il nibbio potesse riprendere a volare ma, a partire da quella volta egli si tenne sempre ad una certa distanza da tutti i serpenti.

di solitooooo i serpenti non attaccano......ora lo ha imparato anke il nibbio

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