Decido, ma senza pensare

Le decisioni migliori? Sono quelle che prendiamo inconsciamente e senza rifletterci troppo. Ricercatori dell'università di Rochester (Usa) hanno infatti dimostrato che il cervello umano, una volta considerato poco adatto a scegliere velocemente e in maniera razionale fra più opzioni, è in realtà in grado di farci prendere la decisione più corretta con le informazioni che ha a disposizione.

I neuroscienziati Daniel Kahneman e Amos Tversky hanno vinto il premio Nobel nel 2002 per le loro ricerche, risalenti al 1979, che mostravano come gli uomini raramente fanno scelte razionali. Da allora, questo è diventato il giudizio convenzionale fra gli studiosi. Ma andando contro Kahneman e Tversky, Alex Pouget, professore associato di Scienze cognitive presso l'ateneo statunitense, è riuscito a mostrare che le persone, invece, prendono decisioni, ma solo quando è la loro parte inconscia ad attivarsi.


Secondo l'esperto, "quando ci troviamo di fronte a un semaforo rosso non è una scelta conscia quella di fermarsi e attendere il verde".
E per dare una base scientifica a questa verità, ha utilizzato una serie di semplici test: ha mostrato ad alcuni volontari uno schermo su cui si muovevano puntini a caso, fino a formare flussi in diverse direzioni, anche se non in maniera chiaramente visibile. Al momento di rispondere alla domanda con la quale si chiedeva se i puntini si muovessero verso destra o verso sinistra, i partecipanti al test hanno dato la risposta esatta senza avere la certezza razionale di quello che stavano dicendo.

"Tutto questo", assicura Pouget, "ha una serie di vantaggi. Il primo è che riusciamo a prendere decisioni senza aspettare di essere certi al 99% di quello che stiamo facendo e dunque risparmiando molto tempo. Diciamo che, in media, per fare una scelta ci basta essere sicuri al 51% delle informazioni che abbiamo".