Cuori di pietra

Care amiche margherite domani è il complimese del mio angioletto Federico, sono passati tre mesi da quando è volato in cielo ed ogni giorno che passa è sempre più dura, è come avere il cuore soffocato da un gruzzolo di pietre a cui ogni giorno si aggiunge un sassolino. In questi giorni inoltre ho incontrato solo persone che definisco "cuori di pietra" in quanto le loro parole, per me, sono ulteriori macigni, ecco alcuni esempi: "nel privato fanno il cesareo a 39 settimane come mai tu non l'hai fatto? magari se nasceva prima evitavi quello che è successo" oppure "l'importante è che sei viva tu, ci sono asili pieni di bimbi, adottane uno già grande così eviti gravidanza e parto" oppure "meglio sia morto il bimbo che te, puoi sempre averne altri oppure prenditi un cane o un gatto", io ovviamente rimango in silenzio .....non è vita se non ho Federico tra le braccia!!!!è un sopravvivere con un compagno "il dolore" che diventa la tua ombra e pulsa ora a squarcia gola ora in modo silente ma che è sempre con te in ogni istante.
Scusate lo sfogo care amiche margherite, oggi sono un po' giù di morale ma so che quando sono con voi poi passa tutto e ritrovo pian piano un po' di serenità.
Grazie di esserci
Elisa

Ehi mammina cara lo sai che ti ho promesso che io ci sono quando sei giù giù ed eccomi qua......cara Elisa lo so le parole delle persone non fanno altro che aggiungere dolore a un dolore che è già grande e difficile da superare........sapessi a me quante me ne hanno detto....un giorno una mia parente viene a casa dopo avermi felicemente annunciato che sua cugina aspettava una bambina mi dice è da un pò che te lo devo dire sai io penso che hai sbagliato a portare a casa culla e cose varie perchè forse è questo che ha portato sfortuna e tua figlia è morta..........anche tutt'ora qualcuno continua ancora a ferirmi pensano che perchè aspetti il mio provolino questo sia bastato per dimenticare Giulia e qualcuna mi ha detto speriamo che sia femmina e io gli ho risposto o femmina o maschio il dolore per Giulia non mi passa e quella ha continuato dicendo no se è femmina ti passerà perchè potrai mettergli i vestitini che non hai usato per Giulia e così ti passerà la sofferenza...........mia figlia non è una bambolina con cui ci dovevo giocare a vestirla..........un figlio è un figlio.........quindi Elisa purtroppo incontrerai gente che forse senza nemmeno farlo intenzionalmente ti ferirà........ma tu hai me hai noi e il tuo piccolino che ti darà la forza anche di sopportare queste parole stupide .........all'inizio io mi sentivo soffocare quando le sentivo mi veniva un nodo alla gola e stavo zitta poi grazie alla mia psicologa ho capito che non ero io a dover stare zitta ma dovevo sempre con garbo zittire quelle persone e così ribattevo chi mi diceva non ti preoccupare ne farai altri e io rispondevo mia figlia mica era un gattino quindi era semplice aspettavo un altra covata e la sostituivo gli dicevo un figlio è figlio pure che ha vissuto solo dentro il pancione della sua mamma.........e così ancora oggi ho continuato la mia lotta per far capire alla gente che noi abbiamo bisogno di parlare dei nostri angioletti senza vedere sguardi che cercano di evitarci e cambiano discorso e che un bimbo è sempre un bimbo qualunque sia il tempo e il modo in cui abbia vissuto su questa terra........vabbè poi il pianto me lo faccio ma orgogliosa di difendere la mia bimba contro chi crede che sia solo un brutto episodio di vita e basta...........piangi pure Elisa almeno non fai rimanere troppo dolore dentro e coraggio io mi ripeto ogni giorno devo credere che esista un regno dei cieli che mia figlia è con la madonnina e che è vero che non è con me fisicamente ma mi vede e mi sente............ti abbraccio e vedrai io ci credo in un modo o nell'altro per tutte noi il sole tornerà anche se con un cuore ahimè con una cicatrice che mai si rimarginerà perchè ci mancano perchè siamo mamme che non abbiamo potuto stringere i nostri cuccioletti tra le braccie ma siamo mamme con un angioletto nel cuore........


Sarò un angelo dalle piccoli ali
e volerò leggera fino alle profondità
del tuo cuore
dormirò sognerò
cullato dai battiti del tuo cuore
e morirò solo quando smetterai di amarmi

questo è un pezzetto delle tante poesie raccolte per la mia Giulia e che trovavo quando disperata invocavo alla mia bimba di aiutarmi.....e questo quello che grido a quella gente stupida che ci ferisce........io ho una figlia che amo e che continuerò ad amare finchè avrò vita.........coraggio Elisa un abbraccio e un bacino a te piccolino che sei insieme lassù insieme alla mia adorata bimba e tutti questi speciali bimbi

Carissima Mery grazie per le splendide parole ed i tuoi forti ,hai ragione tu meglio non ascoltare chi parla senza sapere quello che significa essere mamme "di cielo" e aprire il nostro cuore solo a chi sa veramente capirci. Oggi è stato il mio primo giorno di rientro al lavoro dopo la "tempesta", tutti si aspettano di ritrovare la stessa persona di prima come se nulla fosse accaduto ma non è così... della carriera non mi interessa proprio nulla io volevo e voglio solo fare la mamma tutto il resto passa in secondo piano. Stamattina ero seriamente preoccupata di come fare a gestire le mille domande dei colleghi ma il mio Federico mi ha preso per mano ed ha fatto in modo che chi incontravo mi ricoprisse solo di affetto ed abbracci senza chiedere nulla....è stato bello scoprire di avere tanti amici sinceri e ho trovato conferma di come Federico sia stato e continui ad essere un grande dono d'amore che sa manifestarsi in diversi modi in ogni istante della mia vita.
Angioletto mio tu sarai sempre al primo posto nel mio cuore, in ogni mio respiro, per te l'ultimo mio pensiero prima di addormentarmi ed il primo del mattino...la tua mamma

Grazie ancora Mery, la tua piccolina è orgogliosa di avere una mamma come te

Carissima Elisa,
il rientro al lavoro è un aiuto, prendi l'impegno della testa e la solidarietà dei tuoi colleghi quali piccola spinta, capace di farti togliere qualcuno di quei sassolini. Nei miei ricordi i tre-quattro mesi dopo sono stati i peggiori: realizzavo la mancanza, vedevo gli altri ritornare a una vita normale e il mio lavoro sembrava poter fare a meno di me (il titolare dello studio legale per 6 mesi non si è fatto vivo per mancanza di coraggio, non mi aveva neppure chiamato per le condoglianze…e pensare che tutta la sua vita terrena mia figlia, nella mia pancia, l’aveva passata proprio in quelle stanze, al lavoro…fino alle ultime due settimane). I nostri figli però, se li guardiamo con gli occhi del cuore e della vita che volevamo per loro, ci fanno volare oltre, più su rispetto alle piccone meschinità, alle frasi senza senso o dal senso ripugnante che ci vengono dette. Quando capitava a me (stai tranquilla, ognuna ha avuto le sue chicche…alcune mirabilmente riassunte nella discussione “diario del consolatore inetto” in cui all’inizio appuntavamo tutte le uscite memorabili di cui siamo state vittima), io immaginavo Emma che, con e mani ai fianchi, scuoteva la testa e mi diceva “mamma, questo qua non ce può proprio fare”. Mi veniva subito un sorriso, malinconico, ma un sorriso. Abbi fede, in tuo figlio soprattutto, che vuole il tuo bene e che passo passo ti libererà il cuore da quell’orribile morsa. Ti abbraccio e in bocca al lupo per questa ripresa, con tutta la forza che può venire dal cielo e da un prato di margherite

Giovanna

Carissima Elisa, come stai? Come vanno queste giornate al lavoro?
So quanto è strana questa normalità, una quotidianità che magari non sentiamo più nostra, però è quello che porta un po' lontano la testa dal cuore, dal dolore che proviamo e se poi tutto quelle lacrime che sono rimaste chiuse nel cuore, escono fuori nell'angolino di casa nostra pazienza ... La mia bambina grande, mi ha visto in questo ultimo periodo piangere tanto, per la morte di mio babbo a cui ero particolarmente legata, un giorno mi disse di averlo sognato: "Sai mamma, ho sognato il nonno e mi ha detto che quando piangi per lui, lui è vicino a te!", piansi anche quando mi raccontò il sogno , ma per me è stata un'altra certezza che chi ti ama ti stà vicino!
Ti abbraccio Eli e ti auguro una buona giornata, che un raggio di sole entri nel tuo cuore a scaldarlo con affetto!!!!


Ilaria

Carissime Giovanna ed Ilaria il rientro al lavoro è stato veramente duro proprio perché, come dite voi, il ritorno alla normalità è un ulteriore momento in cui ci si rende conto che tutto è veramente accaduto e la vita intorno a te ha continuato, giustamente, a scorrere come se nulla fosse. La cosa che mi è risultata più difficile è stato tornare a casa alla sera e non trovare nessuno (mio marito fa i turni e torna alle 21.30), i miei colleghi non vedono l'ora di farsi travolgere dalle grida dei loro bimbi ed affondare nei loro abbracci mentre io .... ho solo una culla vuota e tanto silenzio intorno. Inoltre in azienda fervono i preparative per il Natale ed anche questo mi ricorda che mentre l'anno scorso avevo un paio di scarpine sotto l'albero (ho scoperto il 15 dicembre che la fivet aveva funzionato)quest'anno oltre a non fare alcun addobbo mi ritrovo ancora tra le mani solo una flebile speranza che il mio sogno di stringere finalmente tra le braccia un bimbo diventi realtà.
Credo sia normale avere un momento di sconforto appena rientrati al lavoro e farò in modo che questo non rallenti il mio cammino alla ricerca di una nuova serenità né mi tolga la voglia di lottare per riuscire ad avere ancora un'opportunità di diventare mamma anche sulla terra. Sapere che voi, care amiche, ci siete sempre mi aiuta moltissimo, siete un esempio da seguire e la dimostrazione che la vita può ancora riservare cose belle.

Un super


Elisa