Cascina Montecalvoli C5 - Città di Massa 4-3 (3-0 pt)

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HellaSmatto
00domenica 2 ottobre 2011 03:43
Un tempo per uno, al PalaPonticelli. Ma le distanze prese dai gialloblu e la strenua difesa, alla fine, valgono tre punti.
Cascina Montecalvoli C5: 1 Salutini Giacomo (GK), 2 Filingeri Simone, 3 Umalini Dario, 4 Deri Simone, 5 Pieri Marco, 6 Mulargia Antonio, 7 Brancati Giacomo, 8 Ferrigno Matteo, 9 Perretta Salvio, 10 Salvini Milko (C), 11 Vairo Claudio. Allenatore: Banchini Simone.

Città di Massa C5: 1 Mosti Riccardo (GK), 2 Setti Alvise, 3 Pellegrini Carlo, 4 Vinchesi Massimiliano, 5 Lazzini Riccardo, 6 Berti Pagani Andrea, 7 Giovannelli Gabriele (C), 8 Fadda Niccolò, 9 Tonelli Thomas, 10 Zoppi Fabio, 11 Cattani Simone, 12 Dodaro Luca (GK). Allenatore: Ballero Lorenzo.

Sequenza reti: 15' Salvini (CA), 20' Salvini (CA), 24' Salvini (CA), 31' Brancarti (CA), 37' Berti Pagani (MS), 41' Zoppi (rig.)(MS), 51' Cattani (MS).

Un passo avanti verso la salvezza, altri tre punti da aggiungere in classifica e... Un'altra visita cardiologica da effettuare. Non c'è proprio alternativa: il Cascina Montecalvoli, che vinca o che perda, non riesce a evitare i finali rocamboleschi. Tutto questo, ovviamente, giova allo spettacolo... Ma alle coronarie degli sportivi, chi ci pensa? Osserviamo la cronaca di questa bellissima gara.

Buona affluenza al PalaPonticelli di Santa Maria a Monte, per questa terza giornata di campionato. Il fischio d'inizio giunge in perfetto orario e viene emanato dai due arbitri designati: Antonini (di Pisa) e Calleri (di Viareggio). Già dall'incipit del match si può leggere qualcosa di interessante: Berti Pagani è il primo a concludere a rete, dopo un minuto, ma è impreciso; il Cascina Montecalvoli risponde con due legni di Umalini (palo, al 3', e traversa sulla ribattuta di un tiro di S. Perretta, tre minuti più tardi). Sembra, quindi, che i padroni di casa siano leggermente più svegli sottoporta e, infatti, il Città di Massa risulta essere davvero macchinoso nell'entrare in area e, salvo la suddetta conclusione al primo giro d'orologio, non impensierirà più di tanto Mario Perretta. Dopo il rapido rush iniziale di emozioni, si deve attendere il quarto d'ora per vedere di sbloccare la gara: azione offensiva orchestrata da Filingeri, assist per Salvini che, dal limite, infila seccamente Mosti. 1-0.
Il repentino vantaggio dei locali, però, non accende la partita, anzi: la addormenta. I massesi, infatti, perseguitano a trovare grosse difficoltà ad entrare nell'area avversaria, mentre i pisani mantengono, quand'è possibile, il possesso palla senza rischiare troppo. Al secondo affondo dopo la rete, che avverrà al 20', i gialloblu raddoppiano: di nuovo con Filingeri che serve Salvini, bravissimo a metterla dentro, stavolta dalla sinistra con una conclusione effettata. 2-0.
Il raddoppio, finalmente, accende gli animi... Ma per i locali! Dopo pochissimi minuti, infatti, il Cascina Montecalvoli confeziona un'azione travolgente sull'asse Vairo-Ferrigno-Mulargia, con il neo-acquisto che manda a rete il sardo con un colpo di tacco, ma la conclusione del numero 6 gialloblu è troppo alta, per quanto potente. Il bellissimo palleggio dei tre pisani, comunque, è solamente il preludio alla rete: al 24', raccogliendo un illuminante passaggio filtrante di Ferrigno, Salvini firma l'hat-trick con una secca staffilata, imprendibile per Mosti. 3-0.
Proprio quando il bomber Salvini si aggiudica il pallone del match, firmato dai giocatori in campo, il Città di Massa si desta dal sonno. Negli ultimi cinque minuti della prima frazione, infatti, la retroguardia pisana deve fare gli straordinari per mantenere la porta inviolata e ridurre al minimo i rischi per Mario Perretta. Proprio il fratello Salvio, per l'appunto, è il primo ad immolarsi per la causa, stoppando in scivolata il tentativo defilato di Zoppi. Lo stesso numero 10 bianconeri, poco dopo, ci riprova con un calcio piazzato, ma la potente traiettoria è imprecisa. Da qui alla fine, poi, monta in cattedra Mario Perretta: Cattani lo vede miracolare per due volte, entrambe da distanza ravvicinata, mentre Zoppi è costretto a vedere disinnescata la sua bomba dalla distanza. Con gli interventi risolutivi di Perretta, termina la prima frazione, completamente appannaggio della formazione di mister Banchini.
Il secondo tempo inizia e l'entusiasmante show dei padroni di casa persiste ancora: passano pochi secondi e Brancati mette dentro da calcio piazzato, toccato da Pieri, insaccando con una violenta bordata dall'out di sinistra. 4-0.
Proprio mentre Banchini, in panchina, sembrerebbe girare la chiave dello scrigno per portarselo a casa, mister Ballero e il suo quintetto aprono le danze, tirando fuori l'orgoglio che era mancato fino a questo momento. Dopo qualche minuto di studio, Lazzini è il primo ad entrare in area, da solo, ma sparerà fuori il colpo di punta. Un minuto dopo, invece, Berti Pagani colpirà perfettamente, ma il legno respingerà la sua conclusione e, sulla conseguente ribattuta, ci vorrà un'altra scivolata di S. Perretta per dire "no!" a Cattani, lestissimo nel raccogliere il pallone vagante. Il forcing ospite è diventato, però, davvero altissimo e il primo frutto maturo cade dall'albero al settimo minuto: Berti Pagani, sfruttando l'occlusissima visuale di M. Perretta, scaglia da fuori area un violento dardo, trovando l'angolo. 4-1.
Accorciate le distanze, il Massa rischia però di subire subito la risposta: pregevole drop di Pieri a trovare S. Perretta, il quale, a pochi passi da Mosti, colpisce al volo con l'esterno ma riesce solo a fare la cosiddetta "barba" al palo lontano. All'11, però, il match ritrova una piega ormai insperata: da un pallone perso malamente da Brancati, nasce un'azione massese che verrà interrotta brutalmente da Deri, che atterra senza colpo ferire Cattani, nella propria area di rigore. E' la massima punizione, per gli arbitri. Sul dischetto si presenta Zoppi che, con una potentissima botta sotto la traversa, batte M. Perretta. 4-2.
Il penalty trasformato è un'abbondante dose di benzina gettata nel serbatoio massese: i motori bianconeri girano a pieno regime e, subito dopo pochi secondi, Cattani ha l'occasione per segnare di nuovo, ma l'uscita di Perretta, a spazzare l'area, è abbastanza repentina. Passano dieci secondi e di nuovo Cattani, servendosi di un laterale di Pellegrini, può colpire sulla riga di porta, ma ancora M. Perretta e Deri, bloccano la conclusione prima che varchi la riga. Sul contropiede seguente, invece, c'è una ghiotta occasione per Ferrigno, liberato da Salvini, ma il colpo sicuro dell'ex-CUS Pisa viene salvato sulla riga da Pellegrini. Nel frattempo, mister Ballero toglie Mosti e inserisce il giovanissimo Dodaro, più abile nel gioco di movimento che la partita richiede in questo momento. La pressione massese non diminuisce minimamente e, al 21', cade anche il terzo frutto maturo: azione in profondità, Filingeri tenta di proteggere l'uscita di M. Perretta, ma i calcoli del numero 2 pisano sono completamente errati e la zampata di Cattani, giunto alle sue spalle come un falco, è vincente e inganna M. Perretta, ormai a un passo dall'agguantare la sfera. 4-3.
Da questo momento, poi, è il caos: il Massa spinge con estrema violenza e tenacia; il Cascina Montecalvoli si schiaccia al limite delle proprie possibilità e tenta di colpire con le ripartenze. Perchè se i bianconeri sfiorano il pareggio con Fadda e Giovannelli, i padroni di casa rischiano di riportarsi a distanza con la punizione di Pieri (deviata da Dodaro) e il tentativo ravvicinato di Salvini (con un altro miracolo di Dodaro, sulla riga). Ma è proprio quando si sta per esalare l'ultimo respiro che si scatena l'ira di Dio. Corre il 33', infatti, quando Salvini si invola verso la porta avversaria e sfiora Dodaro, in uscita kamikaze a metà campo. Il giovanissimo calciatore ospite cade a terra, accentuando il contatto e colpendo il volto sul parquet. I DG fermano il gioco e, Antonini, azzarda fischiando il fallo a favore degli ospiti. Il sesto, per la precisione. E' tiro libero: si scatena il putiferio nel PalaPonticelli, con Salvini che non smette di protestare all'indirizzo dell'arbitro. Niente da fare: Zoppi si presenta di nuovo sul dischetto, stavolta quello più lontano. Ci sarà tempo solo per battere questo calcio piazzato. Il numero 10 massese prende la rincorsa, spara angolato ma colpisce il palo interno: la palla, totalmente carica di effetto, sembra finire dentro al sacco, ma una miracolosa smanacciata di Mario Perretta, per giunta di spalle alla porta, manderà fuori la sfera e sancirà questa incredibile, folle vittoria per il Cascina Montecalvoli. E finisce qui: i locali battono Città di Massa per 4-3.

Tre punti acciuffati con merito dalla formazione di Banchini, nonostante lo scellerato tentativo dell'arbitro Antonini, a tempo praticamente scaduto, di minare questa vittoria. Ovviamente la speranza è quella che si sia trattato di un errore di giudizio in buonafede, anche se il momento della gara e il suo risultato avrebbero dovuto far riflettere almeno un secondo di più il direttore di gara. Ma non è solo quest'episodio, naturalmente, ad aver costruito questo grande match. Un tempo per uno, dunque, tra Cascina Montecalvoli e Città di Massa. Sonnolenti, i ragazzi di Ballero, nella prima frazione; molto più arrembanti e concreti, invece, nella ripresa. Ma la difesa pisana è stata superlativa e la distanza accumulata nei primi trenta minuti, e nel primo giro d'orologio del secondo tempo, è rimasta fortunatamente incolmabile. Vittoria ottima per costruire la salvezza e, adesso, sguardo attento per il pericoloso match di mercoledì: trasferta, in casa del Deportivo Chiesanuova.

PAGELLE

M. Perretta: 7.5.
Rientra dopo due turni di stop e, con la consueta grandezza, risponde alle formidabili prestazioni del compagno Salutini. Poter contare su due portiere di questa caratura, ovviamente, è sicuramente un punto a favore per la squadra. Dopo un primo tempo che, per lui, inizia nei cinque minuti finali, nella ripresa subisce il ritorno del Città di Massa, così come tutta la squadra. Ma nel finalissimo, proprio quando la temperatura si era fatta insopportabile, emerge dalla folla e compie l'intervento degli interventi, quello da raccontare ai figli (o ai nipoti, volendo!): monumentale smanacciata sul tiro libero di Zoppi, con la palla che provava a insaccarsi dopo il rinterzo sul palo. Accendete il Nintendo, è tornato... SuperMario.

Filingeri: 6+.
Un vero peccato dover ridurre così una bellissima votazione. La prima frazione della piccola peste pisana, infatti, era stata ai limiti della perfezione: due assist, scodellati in scioltezza sugli esperti piedi di bomber Salvini, e un'attenzione minuziosa in fase difensiva, nella quale diventa parte integrante della muraglia gialloblu che si era formata. La magica prestazione del numero 2, purtroppo, va macchiandosi marcatamente a nove minuti dal termine: nel tentativo di proteggere l'uscita del proprio portiere, si fa imbeccare da Cattani come l'imberbe leprotto che viene arpionato dall'aquila, permettendo la zampata rapace del massese. Mezzo servizio.

Umalini: 6.
Sì, un passo avanti. Passo avanti deciso sotto l'aspetto tattico e atletico: molta corsa per il vice-capitano pisano, tanto movimento e drastica diminuzione di palloni persi. Passaggi decisi, precisione aumentata e, soprattutto, incisività ancor più perfezionata: non sono un caso, infatti, i due legni colpiti nei primi cinque minuti di gioco. Permane, purtroppo, il solito difettuccio, stavolta uscito alla distanza: non appena il Città di Massa accelera e tenta di montare in cattedra, sembra eclissarsi. L'aspetto caratteriale, quindi, è ancora da rivedere. Nonostante questo, comunque, buona la sua prova. Timido.

Deri: 5.5.
Non un match da ricordare, sicuramente, per la pedina difensiva di Banchini. C'è da riconoscergli, comunque, una buona fase di chiusura e un'intensa attività di interposizione, quasi sempre efficace, ai danni dell'offensiva avversaria. Coriaceo e assolutamente instancabile, quando si parla di difendere la propria porta. Ma, stasera, la performance gli viene abbassata da qualche errorino di troppo: tralasciando quelli di amministrazione, come l'incomprensione con S. Perretta nella prima frazione, valsa un contropiede, si ricorda il fallo che ha portato al rigore i bianconeri. Forse non si poteva evitare, è vero, ma renderlo meno plateale di un aggancio stile wrestling, forse, poteva esser d'aiuto. Hulk Hogan.

Pieri: 5.5.
Sembra insolita l'insufficienza, è vero, soprattutto per un giocatore di quest'esperienza e di questa costanza. Ma la votazione, stavolta, non simboleggia un match andato male, bensì un calo abbastanza significativo nel rendimento consueto. Senza infamia e senza glora, infatti, la performance dell'ex-Aton Green Florence. Silenzioso, cauto e, forse, anche a corto di mordente. Il minutaggio gli sorride, il rendimento sembra aver abbassato un po' lo sguardo. Efficace in zona difensiva, diventa anche un po' meno affilato e più impreciso con le sue solite imbucate e "spallonettate" dalla distanza. Un'unica scintilla: il colpo di genio per S. Perretta, terminato poi a lato. Abbacchiato.

Mulargia: 6.
E anche per lui, stasera, non ci sono errori da segnalare, ma nemmeno grandi gesta eroiche. Performance tra le righe del sardo, forse ingarbugliato dall'altissimo pressing effettuato, praticamente da subito, dai massesi e intimorito dall'ultima gara giocata. Sicuramente un passo avanti rispetto al match col Pontedera, non è, però, ancora ai livelli mostrati nelle prime uscite. Niente di cui disperarsi, ovviamente: il valore del numero 6 gialloblu è rinomato in tutta la Toscana e, sicuramente, non tarderà a tornare fuori, già dalla prossima partita. Imbottigliato.

Brancati: 6+.
Il minutaggio non lo aiuta? Non c'è problema: la sostanza si comprime e si infila alla perfezione nel piccolo scorcio di partita giocato. Entra a fine primo tempo, senza portare grossi cambiamenti al suo quintetto: palleggio, qualche errorino di amministrazione dovuto ai muscoli ancora freddi e nient'altro da segnalare. Appena iniziata la ripresa, però, trova il modo di farsi ricordare da Mosti: fiammante "castagna" che si infila sotto la traversa, direttamente da calcio piazzato sulla sinistra. Il mancino del giovane ex-Vigor è caldo e lo sta dimostrando, match dopo match. Se oggi ha giocato poco, domani giocherà di più. Ci vuole pazienza e fiducia: le comete hanno la loro orbita, Jack Brancati pure. Halley.

Ferrigno: 6.
Una buona seconda uscita, per l'ultimo arrivato in casa Cascina Montecalvoli. Dopo una prima gara d'assestamento, questa sera il potente numero 8 di Banchini prova anche a mettere il muso fuori dalla propria area di rigore. Non raccoglie grosse soddisfazioni, ma all'inizio non è mai facile. L'unica, vera occasione che gli si presenta, a un passo dalla riga, gli viene negata da Pellegrini, miracoloso nel sostituire Dodaro nell'occasione. Per quanto riguarda la fase difensiva, invece, c'è poco da dire: l'esperienza si vede, anche se, forse, è mancato un po' il suo apporto fisico nel momento migliore dell'avversario. Crescente.

S. Perretta: 6.5.
Iniziano a venire fuori dubbi sul suo vero ruolo, ma di certo non ci sono domande sulla sua efficacia. Abbastanza spuntato e sfortunato al cospetto dei vari Mosti e Dodaro, ma assolutamente roccioso e statuario quando c'è da difendere! Su tutti, ovviamente, spiccano i suoi interventi in scivolata, forse prodotti della lezione impartita da Turoni e Bianchi nella piccola palestra di Portoferraio. Dove e come abbia appreso queste capacità, comunque, non è importante: l'importante è che funzionino. Un grande match da trota, che risale il fiume gialloblu e torna alla fonte per combattere. Controcorrente.

Salvini: 8.
Forse non è una novità che questo magistrale giocatore arrivi a segnare tre gol in una partita: ne ha infilati migliaia, prima di oggi. Ma è assolutamente splendido che, dopo qualche stagione sotto la media, in quest'avvio d'annata sembra essersi presentato col piglio di una manciata d'anni fa: freddezza, sicurezza e prolificità. Tre doti che non ha mai dimenticato, ma che ora sembra aver rispolverato e stia mettendo sul piatto, con tutta la potenza e la rabbia che un bomber del suo calibro può sprigionare. Con la fascia da capitano al braccio, poi, sembra essere l'uomo perfetto per prendere per mano la squadra e trascinarla alla salvezza, proprio come stasera. Mufasa.

Vairo: 6.
Una buona comparsata, per il numero 11 gialloblu. Niente di eccezionale da segnalare, nè in bene, nè in male. A parte una formidabile azione messa in piedi assieme a Ferrigno e Mulargia, infatti, non sembra esserci altro da ricordare. Non tralasciamo, ovviamente, il solito ardore nel mettersi a disposizione della squadra e il consueto spirito di sacrificio, ormai marchi di fabbrica dell'ex-CUS Pisa. Le sue ottime qualità, per ora, si sono viste ma sono sempre state abbastanza latenti. Gli basta il minimo sforzo, a lui, per fare un'ottima partita... Ma, come si dice, meglio abbondare che deficere. Contagocce.

Banchini: 6.5.
A fine primo tempo, forse, aveva già calzato le pantofole e si stava per sedere in poltrona. Ma non aveva fatto i conti con i ragazzi di Ballero, estremamente rapidi nel farlo ri-alzare nel fargli indossare nuovamente l'elmo e gli anfibi da guerra. Guerra, sì, una vera guerra sportiva, quella della ripresa. Una battaglia portata avanti dai bianconeri e difesa, in trincea, dai suoi ragazzi. Alla fine, comunque, è riuscita a spuntarla nuovamente, minando il cammino dell'avversario e utilizzando al meglio le proprie risorse. Quando si chiude nel bunker, al PalaPonticelli, diventa difficile stanarlo, per chiunque. Osama Bin-Laden.

Marco Voir,
addetto stampa Cascina Montecalvoli C5
=hoby116=
00lunedì 3 ottobre 2011 16:04
OTTIMO COMMENTO E ANALISI DELLA PARTITA....

L'unica cosa che volevo puntualizzare è che nell'occasione del tiro libero, in nostro " portierino " non ha assolutamente accentuato l'intervento tantè che a fine gara accusava giramenti di testa.

SALUTI E COMPLIMENTI ANCORA..... [SM=g1514854]

P.S. Comunque aspettavo settimana scorsa l'analisi della giornata e ho notato che non l'hai scritta..... SEI GIA IN FERIE ????? [SM=g1503470]

[SM=g1688690]
HellaSmatto
00martedì 4 ottobre 2011 00:39
Per Michele Donno
Grazie per i complimenti, innanzitutto! Poi, per quanto rigaurda il portiere, non volevo insinuare che non avesse preso una botta, ma per "accentuare", intendevo la caduta, visto che Milko, a fine gara, era sicuro di non aver commesso fallo. Quindi avevo pensato, magari, fosse scivolato.

Per l'Opinionista, invece, hai perfettamente ragione... Purtroppo ho avuto una settimana demoniaca, davvero, e ho dovuto saltare. Questa settimana, però, vedrò di non sgarrare! ;)

Grazie ancora,
Marco Voir
=hoby116=
00mercoledì 5 ottobre 2011 09:55
Re: Per Michele Donno
HellaSmatto, 04/10/2011 00.39:

Grazie per i complimenti, innanzitutto! Poi, per quanto rigaurda il portiere, non volevo insinuare che non avesse preso una botta, ma per "accentuare", intendevo la caduta, visto che Milko, a fine gara, era sicuro di non aver commesso fallo. Quindi avevo pensato, magari, fosse scivolato.

Per l'Opinionista, invece, hai perfettamente ragione... Purtroppo ho avuto una settimana demoniaca, davvero, e ho dovuto saltare. Questa settimana, però, vedrò di non sgarrare! ;)

Grazie ancora,
Marco Voir




OK!!!
Mi raccomando...... LAVORA!!!! [SM=g1503470] [SM=g1503470]

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