Cascina Montecalvoli C5 - Aton Green Florence 1-3 (0-1 pt)

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HellaSmatto
00martedì 6 dicembre 2011 03:14
Prestazione inguardabile del quintetto gialloblu. Un Aton voglioso, carico e grintoso espugna il PalaPonticelli.
Cascina Montecalvoli C5: 1 Perretta Mario (GK), 2 Mannazzu Valerio, 3 Umalini Dario, 4 Deri Simone, 5 Pieri Marco, 6 Ferrigno Matteo, 7 Brancati Giacomo, 8 Cipriani Gabriele, 9 Perretta Salvio, 10 Salvini Milko (C), 11 Vairo Claudio, 12 Salutini Giacomo (GK). Allenatore: Banchini Simone.

Aton Green Florence: 1 Camorani Alessandro (GK), 3 Barbato Luigi, 4 Ballocci Leonardo, 5 Faiella Cosimo, 6 Ceccherelli Cristiano, 7 Fontanarosa Cristian (C), 8 Salerno Antonio, 10 Bendi Marco, 11 Barducci Francesco, 12 Toscano Roberto (GK), 13 Pancani Manfredi, 14 Pelagatti Dimitri. Allenatore: Caciagli Matteo.

Sequenza reti: 30' Pelagatti (A), 51' Ceccherelli (A), 60' Umalini (C), 62' Pelagatti (A).

CM5: Troppi GATTI da PELAre. Dalle stella alle stalle, nel giro di sette giorni. Dopo la memorabile serata in cui viene espugnato un Pesenti invalicato per oltre un anno, i ragazzi del rientrato Banchini cadono malamente tra le mura amiche, stesi da un Aton più voglioso. L'esame di maturità, i tre punti che avrebbero potuto fare la differenza, per adesso, svaniscono effimeri nell'aria gelida che abbraccia Santa Maria a Monte. A far festa, stasera, è solo la compagine fiorentina: adesso a quota venti punti, alle porte dei play-off. Poche scuse, invece, per un Cascina Montecalvoli (privo solo di Mulargia e, ovviamente, i lungodegenti Rocchi e Filingeri) che non ha idee, non ha spunti, non ha vigore: innumerevoli le occasioni in cui i gialloblu sbattono contro il muro innalzato dai biancoverdi. Se poi, oltre a un Pelagatti indemoniato, ci si mette anche la malasorte a dare una mano agli ospiti, l'esito è scontato. Andiamo a vedere la cronaca dettagliata.

Sono gli arbitri Lamhie Kamale (Livorno) e Jurgert Rrapi (Prato) a dare l'inizio al dodicesimo turno, qui all'ombra del PalaPonticelli. Come già detto, porta girevole in casa Cascina Montecalvoli: il tecnico Banchini ritrova la sua panchina, dopo le tre giornate di squalifica; ma Mulargia è assente per motivi personali e lascia lo spazio per il recupero in extremis di Vairo, influenzato e febbricitante. Ci vogliono solo sessanta secondi per capire da che parte spiri il vento: Pelagatti, liberatosi bene al centro, impegna subito Mario Perretta, chiamato al primo, fulmineo intervento della serata. Nei successivi due minuti, la musica non cambia neanche di una nota: Perretta mette il piede sul diagonale di Ceccherelli, poi Faiella sbaglia il più semplice dei gol, non trovando la porta sguarnita a pochi centimetri. Le flebili risposte locali, vengono subito zittite dai fiorentini: Salvini e Pieri ci provano da posizioni sfavorevoli e vengono subito murati dalla corazza biancoverde. Il duo Ceccherelli-Faiella, poi, confeziona un altro paio di occasioni in rapida sequenza: la prima finisce oltre la traversa, la seconda viene fermata nuovamente dalle scarpette di Mario Perretta. Questo è il tema del primo tempo: l’Aton ci prova e rischia la rete in varie occasioni; mentre il Cascina Montecalvoli spara a salve, senza neanche intimidire Camorani. Dopo il quarto d’ora, arriva il momenti migliore dei pisani: Brancati impegna più volti il sopracitato estremo ospite, poi è sfortunato nel centrarlo in pieno sulla finalizzazione di una bella ripartenza, innescata dal recupero maestoso di Mannazzu su Pelagatti, devastante in mezzo al campo. Quando il sipario sta per calare sui primi trenta minuti di gioco, Pelagatti scalda il mancino: il primo colpo viene messo in corner, piuttosto goffamente, da un bersagliato Perretta. Al 30’, però, niente può il portiere pisano: dopo aver salta Salvini sulla destra, il giovane asso fiorentino si accentra poco fuori dell’area e infila di potenza, incrociando la meravigliosa conclusione. 0-1.
Il primo tempo termina qui: l’Aton è in vantaggio meritatamente mentre si cercano tracce della formazione di casa.
L’inizio della ripresa è un semplice “cambio della guardia”: mentre l’Aton tramonta, il Cascina Montecalvoli prova a risorgere dalle ceneri, iniziando un pressing costante e dispendioso. Al 3’, comunque, c’è da registrare l’ammonizione di bomber Faiella, sponda biancoverde. Nei primi dieci minuti, comunque, succede poco: lo scudo fiorentino funziona a meraviglia e le polveri pisane sembrano piuttosto bagnate. Al 12’, nonostante la pressione, il Cascina Montecalvoli rischia subito di inabissarsi: Mario Perretta è prodigioso su Faiella, finalizzatore di una ripartenza a favore dei suoi. Un minuto dopo, è incredibilmente ancora Aton: Vairo compie un pasticcio sulla sinistra, lanciando Pelagatti, il quale deve sbattere ancora su un monumentale Perretta, protagonista indiscusso per i pisani. Un po’ per rabbia, un po’ per orgoglio, i pisani si alzano dal giaciglio: al 16’, Brancati impatta il palo da distanza siderale, fotocopiando l’azione della precedente rete di Pelagatti, la sua nemesi fiorentina. Dal 17’ al 18’, Mannazzu rischia la rete con un bel tentativo deviato, di poco sopra la traversa, e si fa ammonire per un brutto intervento su Pelagatti. Al 21’, però, l’ennesima ripartenza degli ospiti è fatale: Fontanarosa, dalla destra, serve perfettamente Ceccherelli, indisturbato nell’atto del segnare, lasciato colpevolmente solto da Salvio Perretta. 0-2.
Da ora in poi, l’Aton va in apnea: il Cascina Montecalvoli inserisce il portiere di movimento e assalta il “Forte Apache”. Subito al 22’, Brancati centra di nuovo un legno, stavolta la traversa, con un altro barbaro mancino. Al 25’, è il turno di Umalini: palo lontano, colto con una balisticamente perfetta conclusione dalla sinistra. Quando i fiorentini terminano i modi con cui evitare la rete, i locali passano: lo stesso Umalini, portiere di movimento, non fallisce al secondo tentativo con il suo sinistro a giro. 1-2.
Al secondo minuto di recupero, però, finisce tutto: speranze e partita. Impossessandosi di un pallone perso dai cinque uomini in gialloblu, Pelagatti prende la mira dalla propria metà campo e infila dentro al sacco, ovviamente sguarnito. 1-3.
Il match termina impietosamente qui: Aton Green Florence batte Cascina Montecalvoli per 3 a 1.

Sconfitta acida, indigesta. Il Cascina Montecalvoli è caduto in casa, è caduto combattendo a metà servizio ed è caduto, soprattutto, al crocevia più importante della stagione, fino a questo momento. Dal dover confermare l’identità, gli obiettivi e il valore, la truppa di Banchini si ritrova a rimettere tutto in discussione, scivolando in quinta posizione, braccata dalle formazioni alle spalle, numerose e arrembanti. Mai gettare la spugna, ovviamente: la trasferta di Siena, in casa del Torrita, va intrapresa nella maniera giusta e senza blocchi mentali. Una battaglia si può perdere, la guerra mai.

PAGELLE

M. Perretta: 7.
Indubbiamente il migliore in campo, sulla sponda gialloblu. Buffo, poi, come risulti eccezionalmente efficace in una delle partite in cui ha subìto più gol. Ultimo, fiero baluardo in un primo tempo da incubo, per i suoi. Para di tutto, evitando il peggio e senza mai perdere il senno. E’ mostruosamente tempestivo su Faiella, nella ripresa, ma è nel primo tempo che dà il meglio di sé. Nel finale, niente da recriminare: una rete subita col tradimento del gemello, mentre al terzo sigillo fiorentino era assente dal campo. Egida dell’onore.

Mannazzu: 6. L’influenza non gli ha permesso di partecipare alla grande vittoria nel derby e, ahilui, ritorna in una serata terribile per il Cascina Montecalvoli. Personalmente, comunque, non ha niente da rimproverarsi: il soldatino venuto dalla Sardegna è attento, minuzioso nella gestione della palla e arrembante quand’è necessario. I problemi, però, erano altri: stare dietro alle sedici valvole di Pelagatti è veramente dura, anche se sei un globetrotter. E anche creare pericoli a Camorani, coperto dalla muraglia fiorentina, è altrettanto complicato. Da solo, contro tutti, può solo soccombere. Don Chisciotte.

Umalini: 6.5.
Altra buona gara dell’ex-Futsal Cascina, dopo quella sfoderata con l’IGP Pisa. Come il resto dei compagni, deve far fronte a una calamità incontenibile: Dimitri Pelagatti. La missione è tutt’altro che compiuta, ma riesce a compensare bene in altri settori: buoni gli spunti in offensiva, ma la staticità pisana è imbarazzante, al cospetto della bassissima difesa biancoverde. Nel finale, poi, trova anche un po’ di gloria, segnando la rete della bandiera da portiere di movimento: sinistro a giro che non dà scampo a Camorani. Guglielmo Tell.

Deri: 5.5.
Non gli si può contestare neanche una colpa, fortunatamente, ma vederlo gironzolare al passo, basito di fronte alla fortezza ospite, è abbastanza deprimente. Nei minuti in cui viene impiegato, non deve compiere grandi sortilegi su Pelagatti che, successivamente, inizierà il suo show. Ma, al contrario, è in zona offensiva che risulta nullo: nemmeno uno spunto, poca mobilità, staticità da vendere. E con queste tre peculiarità, stasera, non ci sarebbe stato alcun modo di scalfire l’armatura dell’Aton. Vacuo.

Pieri: 5.
La magica notte del Pesenti sembra già lontanissima, archiviata e sepolta dalla memoria. E’ l’ex della gara e questo, invece di aiutarlo, lo affossa ancora di più. Pelagatti, con qualche primavera in meno, diventa imprendibile e ogni tentativo di neutralizzarlo è vano. Difensivamente, salvo l’inefficacia sul numero 14, è sufficiente. Per quanto riguarda la ripartenza, invece: pochi spunti ma buoni, ovviamente mai utilizzati da suoi; il destro è impreciso e non preoccupa mai Camorani; anche i calci piazzati, stasera, non sono dalla sua. Neutralizzato.

Ferrigno: 5.
Un minutaggio non eccezionale, solitamente, non produce niente di eccezionale. E’ così anche per l’ex-Vicarello, inserito nel tumulto di una battaglia già persa. Entra nel momento in cui il Cascina Montecalvoli, arrancando, prova a riprendere l’Aton. Decisamente, non è la situazione ottimale per un trentanovenne dal fisico unno. Nessuna colpa, comunque: nelle retrovie è il periodo in cui si vede meno traffico e non si deve affannare a rincorrere nessuno. L’apporto vuoto alla partita, comunque, rimane. Impercettibile.

Brancati: 6.
Ci ha provato, in ogni modo. Quando anche la malasorte si mette contro, purtroppo, c’è solo da gettare la spugna e decretare il KO. Spiritato, quasi posseduto, prova a spingere alla sua maniera il Cascina Montecalvoli. Pochi lo seguono, nessuno ha successo. Nel finale, le sorti del match pisano gravano sulla sua rapidità, la sua tecnica e le sue doti balistiche: dopo una rapida semina, raccoglie tre legni e un’infinità di ribattute della retroguardia fiorentina, invalicabile. Abbandonato da ogni sorta di speranza, termina il match osservando meramente la parabola vincente di Pelagatti. Salvate il soldato Ryan.

Cipriani: 6+.
Contro ogni pronostico, l’ex-Giovanile Montecalvoli mette sul piatto una buona performance, una delle migliori tra le sue file. Uscendo da un filotto di gare poco producenti, con uno stato psico/fisico non ottimale, sorprende le malelingue con una gara da sufficienza piena, il massimo che chiunque avrebbe potuto fare. Aggressivo, ringhiante, sempre attento a non lasciarsi sfuggire le varie pedine biancoverdi. In zona offensiva, purtroppo, non fa eccezione rispetto al resto della truppa: nessuna idea buona che possa abbattere, o almeno danneggiare, il guscio di mister Caciagli. Comunque sia, bene così. Come to life.

S. Perretta: 5.
Praticamente inesistente, spara deboli dardi all’indirizzo di Camorani, senza nemmeno mai raggiungerlo. Il muro dei fiorentini è troppo duro, troppo alto: stasera mancano le energie per inventarsi un escamotage. Ad aggravare una già triste situazione, arriva anche una disattenzione difensiva, letale sul raddoppio di Ceccherelli. Insolito, comunque, l’errore del numero 9: forse non troppo incisivo davanti, ma mai deludente in zona difensiva. Serata da cancellare, sicuramente. Ctrl+Z.

Salvini: 4.5.
Salvini? Chi? Anche per lui, il fuoco del Pesenti si è estinto velocissimamente, senza nemmeno lasciargli un paio di scintille per questa gara. Una presenza che servirà solo ad annotare il taccuino stagionale, perché non c’è davvero traccia del suo passaggio sul parquet, questa sera. Le doti, il passato, le centinaia di reti non si discutono, sarebbe da folli mentecatti. Ma, adesso, il piatto inizia a piangere: ci vuole una rapida risalita verso i vecchi fasti, perché il Cascina Montecalvoli ha disperatamente bisogno di lui. AAA Milko Cercasi.

Vairo: 5.
Se avesse fatto i miracoli anche con i bacilli che banchettano nel suo corpo, non sarebbe stato veramente umano. Ma l’ex-CUS Pisa, purtroppo per Banchini, è di carne ed ossa come tutti i suoi compagni e lo stato febbricitante non lo aiuta in una gara già spinosa di per sé. Contratto, singhiozzante, spento. Non combina niente in fase offensiva e, in retroguardia, rischia un paio di volte di aiutare Pelagatti nella sua opera di demolizione. Vairus (tutti i diritti sono riservati a Giacomo Brancati).

Banchini: 5.
Bentornato. Rientro-shock, per il tecnico pisano. Nelle tre giornate di squalifica aveva osservato, e parzialmente guidato, una McLaren Mercedes da settecento cavalli, roba da pole-position e da record sul giro. Ritorna al volante e si ritrova in mano il cambio di una Panda 4x4, con le ruote un po’ sgonfie. Lui, che Jean Todt non è, non può far altro che metterci dieci Euro di benzina e sperare che bastino per sessanta minuti. No, non sono bastati. Anzi, forse ha messo un diesel, vista l’accensione ritardataria del suo quintetto. Ma come può funzionare un diesel, dentro un motore benzina? Autostop.

Marco Voir
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addetto stampa Cascina Montecalvoli C5
vuelta67
00mercoledì 7 dicembre 2011 15:00
ATON - MONTECALVOLI
Marco, complimenti per il commento!! non sempre capita di assistere a commenti fedeli e imparziali come quello che hai fatto te.
Aldila' della soddisfazione per la vittoria è stato veramente un piacere poter leggere la tua cronaca della partita.
Ciao e complimenti di nuovo. Matteo Caciagli
HellaSmatto
00mercoledì 7 dicembre 2011 15:45
Per mister Caciagli
Grazie mister per i complimenti. Cerco di fare il possibile, provando ad analizzare quello che vedo. I complimenti più grandi, secondo me, però devono andare a voi: avete interpretato alla perfezione una gara sicuramente difficile, come tutte quelle al PalaPonticelli. Sperando in una buon proseguimento per tutti e due, la ringrazio ancora per gli elogi! Buona giornata! :)

Marco Voir
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