Capitolo ottavo Gesù è il tuo Signore

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MARIOCAPALBO
00martedì 7 febbraio 2012 12:21
capitolo 8

Capitolo ottavo

 

 Gesù è il tuo Signore

 

 Per me, una delle esperienze più belle e benedette della Nuova Pentecoste di oggi è stare coi miei fratelli e sorelle che proclamano la Signoria di Gesù Cristo.

            Ho avuto quest'esperienza con i piccoli gruppi di preghiera, talvolta in una bella fattoria della California, talvolta con un gruppetto di contadini in alto sulle Ande. Ho imparato a proclamarLo Signore lavorando per due anni nel ministero con un predicatore Battista del Sud, in Perù. L'ho proclamato Signore assieme al Suo caro popolo nelle Chiese dell'Assemblea di Dio, e con Metodisti ed Episcopaliani. Mi sono incontrato con le migliaia di persone che affollavano le grandi chiese di Stoccolma e di Copenaghen per cantare Gesù è il Signore. Ho partecipato a grandi incontri di preghiera all'aperto a Puerto Rico e Bombay, in Messico e nelle Hawaii, col suono trionfante di Gesù è il Signore che mi risuonava nelle orecchie. È questa la grande attualità dei nostri giorni, l'adempimento dell'opera dello Spirito Santo:

            Che al nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi, in cielo, sulla terra e sotto terra, ed ogni lingua confessi che Gesù Cristo è il Signore, a gloria di Dio Padre (Filippesi 2,4).

 

 

Proclamare la Signoria di Gesù con la vita

 

            Per grazia di Dio, tu ed io siamo chiamati a proclamare la Signoria di Gesù Cristo. In virtù del potere che ci è stato dato dal battesimo, Dio Padre Se lo aspetta da noi e lo Stesso Gesù a braccia aperte aspetta che noi accettiamo il Suo abbraccio totale quale Signore della nostra vita.

            Sappiamo che da coloro ai quali è dato molto, ci si aspetta molto.

            Sai, il Regno di Dio non è solo un dono fatto a te, ma è un lavoro che ti è stato assegnato, un compito; è una testimonianza che devi dare. Cosa vuol dire concretamente il fatto che tu ed io siamo stati chiamati a proclamare la Signoria di Gesù Cristo nella nostra vita? Una cosa è cantarlo con convinzione ai grandi incontri di preghiera e riunioni. Ma è tutt'un'altra cosa vivere nell'esperienza quotidiana di Gesù Signore. E solo allora abbiamo il diritto di dire: Gesù è il Signore della mia vita!

            Filippesi 2: Abbiate anche voi la stessa mentalità di Cristo Gesù, che sebbene fosse nella forma di Dio, non considerò l'eguaglianza con Dio qualcosa a cui attaccarsi, ma svuotò Se Stesso prendendo la forma di un servo.

 

 

Svuotarsi perché Cristo viva in noi!

 

            Nel proclamare Gesù Signore della nostra vita, è necessario che ci chiediamo: Siamo alla scoperta della Sua mente? Pensiamo nel Suo modo? Stiamo chiedendo allo Spirito Santo di rendere Gesù Signore di tutta la nostra mente e di tutto il nostro pensiero, Signore di tutti i nostri atteggiamenti verso la vita e verso la gente?

            Se vogliamo affermare di avere la mente di Gesù e farLo Signore del nostro pensiero, della nostra speranza e del nostro desiderio, Signore di tutti i nostri sogni, arriviamo al punto dove Lui vuol condurci: allo svuotamento dell'ego. Comincerai a capire cosa dice Gesù a riguardo del chicco di grano: che per portare frutto deve cadere al suolo e morire. Verrai a conoscere per esperienza il paradosso del Vangelo, come Lui Stesso lo ha esposto:

 

            Chi ama la propria vita la perderà; chi odia la propria vita in questo mondo la manterrà per la vita eterna. Chi vuole servirMi deve seguirMi, in modo che i Miei servi siano dove Io sono. Mio Padre onorerà chi Mi serve (Giovanni 12,25-26).

            Dobbiamo capire che qui Gesù non parlava di odiare la nostra vita. Lui è il Signore della vita e vuole che amiamo la vita, in ogni suo minuto. Ogni minuto è il dono che il Padre ci fa tramite Gesù. Glorifichiamo il Padre nel Suo nome quando accettiamo il dono della vita e cerchiamo di viverlo giorno per giorno, con ricchezza e profondità sotto la Signoria di Gesù.

            Ciò che Gesù chiedeva di odiare era il nostro egoismo, il nostro orgoglio, la nostra avidità di volere di più, di passare avanti agli altri, di metterci al primo posto. Quando odi la vita in quel modo, hai la possibilità di conservare la tua vera vita in eterno.

 

            È di questo che parla Gesù. Se vogliamo servirLo e proclamarLo Signore della nostra vita, dobbiamo seguirLo. E seguirLo non solo sul Monte della Trasfigurazione dove possiamo gridare con Pietro i nostri alleluia pieni di gioia per la gloria del Signore, ma anche sulla via del Calvario che conduce alla croce. In altre parole, entrare nella vera Signoria di Gesù Cristo e farlo Signore della nostra vita, presto o tardi significa che arriveremo ad un punto di svuotamento: svuotati di noi stessi per poter vivere in Lui, e Lui in noi. Paolo si esprime così.

            Non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me (Galati 2,20).

            Questo ovviamente è il punto di arrivo. Non vi si giunge da un giorno all'altro. Non lo si raggiunge semplicemente frequentando gli incontri di preghiera o ascoltando le cassette registrate di noti predicatori carismatici. Tutto ciò può essere d'aiuto. Ma c'è solo Uno che può far sì che tutto ciò diventi vero per noi: la parte facile e quella difficile. Ed è Gesù, per mezzo della potenza del Suo Spirito Santo.

 

 

Ringrazia Gesù, Signore della tua vita

 

            Signore Gesù,

Ti ringrazio che la vita valga tanto la pena di essere vissuta

Quando vivo con Te come mio Signore.

Signore, se esiste qualche spazio, qualche luogo

Qualche dimensione della mia vita

In cui Tu non regni come Signore, perdonami!

So che la colpa è mia, non Tua.

            Se scruto ancora nel mio passato,

Signore, perdonami: sii il Signore del mio passato.

            Se sono diviso, affaccendato e distratto dal momento presente

Signore, perdonami: sii il Signore del mio oggi.

            Se mi innervosisco per il domani,

Signore, perdonami: sii il Signore del mio futuro.

            Se sono ammalato nella mente e nel corpo

E ho abitudini che mi tengono malato

Signore, perdonami: sii il Signore della mia salute,

il mio Signore che guarisce.

            Se tengo stretto il denaro e le cose

Mentre so che i miei fratelli e sorelle hanno fame e muoiono,

perdonami Signore: sii il Signore dei miei tesori.

            Se non riesco ad amare perché il mio cuore non è a posto

Signore, perdonami: sii il Signore del mio cuore, di tutto il mio amore.

            Se spreco il mio tempo

Lasciandolo trascorrere, non usato e senza frutto

Signore, perdonami: sii il Signore del mio tempo.

            Sì, Signore, ho fatto un pasticcio di tutto

Per la maggior parte della vita

Ma ora, Gesù, Signore della mia vita,

prendi il mio posto!

Prendi tu le redini della mia vita!
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