Canzoni a tema...

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Curve nella Memoria
00martedì 17 ottobre 2006 17:21
Ciao amici del Rimmelclub,
avrei bisogno di un consiglio…
devo trovare delle canzoni (preferibilmente italiane e magari…di Ciccio!) che facciano da introduzione a degli incontri formativi per giovani che si terranno nella mia provincia (Bergamo), e dovrebbero essere il più possibile legate al tema di ogni incontro… Il titolo della serie di incontri è “L’uomo senza società – percorsi di rinascita”
I primi tre incontri avranno le seguenti tematiche (riassumo in breve…):

“DEMOCRAZIA SENZA SOCIETÀ – DIALOGO TRA SORDI
…la nostra società è multi-etnica, multi-religiosa e multi-etica: in poche parole è composta da gruppi sociali che la vedono in modi molto diversi…Autorevoli interpreti individuano nelle procedure democratiche e giuridiche la via maestra per arginare la conflittualità esasperata dalla congiuntura epocale…E se la democrazia fosse qualcosa di più di un arbitro?...”

“CUORE E SOCIETÀ – METAMORFOSI E SPERANZA
…Che fine hanno fatto le passioni nella nostra società?…in questo incontro vorremmo prendere sul serio le passioni del cuore, le attese dell’anima, i sentimenti dello spirito…”

“IL CRISTIANESIMO IN DISCUSSIONE
…La domanda da cui partiamo è questa: quale atteggiamento devono coltivare e quali azioni devono promuovere le comunità cristiane di fronte alla società odierna?”

Sapreste consigliarmi qualcosa che conoscete e che pensate possa accompagnare il tema trattato?
Per il terzo incontro avevo già pensato come particolarmente adatta e “provocante” “Il testamento di Tito” di De Andrè…per il secondo avevo pensato a “Canzone per l’estate”…per il primo, “Cara Democrazia” di Fossati…ma forse c’è di meglio che ancora non conosco!
Vi ringrazio!
Sani!
Vito
=Panda=
00mercoledì 18 ottobre 2006 22:39
Canzoni
Sul primo punto penso possa essere abbastanza appropriata "Tempo Reale", anche se la chiave rabbiosa del finale potrebbe andare in direzione opposta all'impronta del convegno (cio' lo immagino solo, ovviamente)
Possibile alternativa potrebbe essere "Rumore di niente", ma anche in questo caso si tratta di una visione piuttosto pessimistica (ancorche' perfettamente centrata) della realta'.
Un pezzo di De Gregori che veda nella prospettiva democratica (cosi' come si puo' immaginare sia comunemente considerata la democrazia) una rosea via d'uscita possibile non mi vien proprio in mente.
Pero' proprio il contrasto delle tesi potrebbe essere lo spunto per iniziare un discorso, no?

Sul secondo punto vedrei bene sia "Informazioni di Vincent" che "Tutti hanno un cuore".

Sul terzo punto invece credo vada piuttosto bene "L'agnello di Dio".

Comunque e' molto complicato adattare qualsiasi brano di De Gregori ad un convegno che, intuisco, vede partecipanti che probabilmente hanno un punto di vista abbastanza distante dal suo.

Ed anche i miei suggerimenti potrebbero essere approfonditi meglio e magari sovvertiti.

In ogni caso in bocca al lupo.
;)

Ciao
Panda
Lorenz James Barbagianni
00giovedì 19 ottobre 2006 01:09
Proposte...
“DEMOCRAZIA SENZA SOCIETÀ – DIALOGO TRA SORDI
…la nostra società è multi-etnica, multi-religiosa e multi-etica: in poche parole è composta da gruppi sociali che la vedono in modi molto diversi…Autorevoli interpreti individuano nelle procedure democratiche e giuridiche la via maestra per arginare la conflittualità esasperata dalla congiuntura epocale…E se la democrazia fosse qualcosa di più di un arbitro?...”
PROPORREI "QUASI ADATTI" DEI "TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI"


“CUORE E SOCIETÀ – METAMORFOSI E SPERANZA
…Che fine hanno fatto le passioni nella nostra società?…in questo incontro vorremmo prendere sul serio le passioni del cuore, le attese dell’anima, i sentimenti dello spirito…”
PROPORREI "APRITI CUORE" DI "LUCIO DALLA"


“IL CRISTIANESIMO IN DISCUSSIONE
…La domanda da cui partiamo è questa: quale atteggiamento devono coltivare e quali azioni devono promuovere le comunità cristiane di fronte alla società odierna?”
PROPORREI IL CAPOLAVORO DI DE ANDRE' CUI HAI GIA' PENSATO TU
=Panda=
00giovedì 19 ottobre 2006 18:35
Pero', se posso, dissentirei...
IL CRISTIANESIMO IN DISCUSSIONE
…La domanda da cui partiamo è questa: quale atteggiamento devono coltivare e quali azioni devono promuovere le comunità cristiane di fronte alla società odierna?”
PROPORREI IL CAPOLAVORO DI DE ANDRE' CUI HAI GIA' PENSATO TU

Il pezzo di De Andre' non mi pare del tutto adatto per un motivo fondamentale: esprime un punto di vista del tutto legittimo ma laico, ovvero "esterno" alla prospettiva "cristiana"
Cerco di spiegarmi meglio.
E' sempre abbastanza strano che uno che non e' induista dica agli induisti come fare per essere dei buoni iduisti.
Credo che anche chi non e' cristiano abbia diritto ad esprimere le sue opinioni, ma che dia addirittura "interpretazioni" delle verita' dogmatiche (i 10 comandamenti, ad esempio) e' a dir poco "strano".
Quindi, pur assolvendo De Andre' per il suo "eccesso" (una licenza oltremodo poetica), penso che il brano non sia direttamente proponibile nel contesto accennato.

Riproporrei quindi l'Agnello di Dio, in cui c'e' una matrice "cristiana" molto maggiormente marcata.

Ciao
Panda Razzinger
[SM=g27790]
Giugno78
00giovedì 19 ottobre 2006 20:23
Re: Pero', se posso, dissentirei...

Scritto da: =Panda= 19/10/2006 18.35
IL CRISTIANESIMO IN DISCUSSIONE
…La domanda da cui partiamo è questa: quale atteggiamento devono coltivare e quali azioni devono promuovere le comunità cristiane di fronte alla società odierna?”
PROPORREI IL CAPOLAVORO DI DE ANDRE' CUI HAI GIA' PENSATO TU


Riproporrei quindi l'Agnello di Dio, in cui c'e' una matrice "cristiana" molto maggiormente marcata.

Ciao
Panda Razzinger
[SM=g27790]


In quali versi si riscontrerebbe la matrice Cristiana?
credo che sia laica anche questa, e come concetto assomiglia molto a spiritual di De andrè.
Cosi come è laica "Si chiamva Gesù" (sempre di De Andrè)
Credo che andrebbe bene "La morale" dei nomadi oppure Dio è morto o ancora "hai un momento Dio" (Ligabue)
=Panda=
00giovedì 19 ottobre 2006 20:45
Specialmente...

Scritto da: Giugno78 19/10/2006 20.23

In quali versi si riscontrerebbe la matrice Cristiana?
credo che sia laica anche questa, e come concetto assomiglia molto a spiritual di De andrè.
Cosi come è laica "Si chiamva Gesù" (sempre di De Andrè)
Credo che andrebbe bene "La morale" dei nomadi oppure Dio è morto o ancora "hai un momento Dio" (Ligabue)



Il primo elemento fortemente “cristiano” - distribuito su 3/4 del brano - è il riconoscere l’Agnus Dei non (solo/tanto) nelle vittime quanto nei carnefici: l’Agnello è il cliente della ragazza slava, lo spacciatore fuori della scuola, il soldato sanguinario, ed infine il Cristo stesso...
Il secondo concetto è quello racchiuso nei due ritornelli: una potente supplica ad ottenere la grazia della Fede passando – perfino - dal francescanesimo del “e prenditi tutto quello che ho”, per concludersi nel “...se mi riconoscerai, dovunque sarò, sarai”, novello ritemprato e cresimato Testimone, Apostolo, Cristoforo...

Mi pare ben diverso dal discorso di De Andre’.. [SM=g27789]

Ciao,
Panda

Giugno78
00giovedì 19 ottobre 2006 20:59
Re: Specialmente...

Scritto da: =Panda= 19/10/2006 20.45


Mi pare ben diverso dal discorso di De Andre’.. [SM=g27789]

Ciao,
Panda



"Dio del cielo se mi vorrai scendi dalle stelle e vienimi a cercare"...anche questo potrebbe essere "una potente supplica ad ottenere la grazia della Fede" nn trovi?
e poi identificare lo spacciatore, il ferito di guerra, etc con l'Agnello di Dio non mi sembra una "matrice Cristiana"
Rossssana
00giovedì 19 ottobre 2006 21:09
Re: Re: Specialmente...

Scritto da: Giugno78 19/10/2006 20.59

"Dio del cielo se mi vorrai scendi dalle stelle e vienimi a cercare"...anche questo potrebbe essere "una potente supplica ad ottenere la grazia della Fede" nn trovi?
e poi identificare lo spacciatore, il ferito di guerra, etc con l'Agnello di Dio non mi sembra una "matrice Cristiana"



Il testamento di Tito è una riflessione in campo religioso e di fede,riprendendo i comandamenti.
L'Agnello di Dio è una riflessione sulla fede e sulla moralità di essa presupposta messa in discussione dal quotidiano,con successiva arresa emotiva:
"Oh, aiutami a fare come si può,
prenditi tutto quello che ho.
Insegnami le cose che ancora non so, non so
".
=Panda=
00giovedì 19 ottobre 2006 21:32
Re: Re: Specialmente...

Scritto da: Giugno78 19/10/2006 20.59

"Dio del cielo se mi vorrai scendi dalle stelle e vienimi a cercare"...anche questo potrebbe essere "una potente supplica ad ottenere la grazia della Fede" nn trovi?
e poi identificare lo spacciatore, il ferito di guerra, etc con l'Agnello di Dio non mi sembra una "matrice Cristiana"



Non sono un teologo, quindi quel che dico deriva solo da una formazione avuta da giovane, ancorche' vissuta all'epoca (remota!) con grande trasporto e impegno...
Tuttavia direi che c'e' una "bella" differenza tra pensare che sia l'Uomo a dover cercare Dio piuttosto che l'inverso, anche se sara' sempre e comunque Lui a trovare noi...
Quanto al secondo punto, direi che e' fra i primi insegnamenti che si hanno al Catechismo: riconoscere il Cristo nei fratelli e tra essi riconoscerLo in particolare tra i piu' "piccoli"...
"quel che farete al piu' picolo dei fratelli l'avrete fatto a Me"...
Certo: "piccolo" e' un concetto abbastanza ampio e ambiguo, ma...

Reminescenze post-puberali..
[SM=g27789]

Ciao
Panda

=Panda=
00giovedì 19 ottobre 2006 21:41
Re: Re: Re: Specialmente...

Scritto da: Rossssana 19/10/2006 21.09


Il testamento di Tito è una riflessione in campo religioso e di fede,riprendendo i comandamenti.
L'Agnello di Dio è una riflessione sulla fede e sulla moralità di essa presupposta messa in discussione dal quotidiano,con successiva arresa emotiva:
"Oh, aiutami a fare come si può,
prenditi tutto quello che ho.
Insegnami le cose che ancora non so, non so
".



"Riflessione" ?
Direi piuttosto che e' una dura "contestazione punto per punto" dei 10 comandamenti... magari a tratti condivisibile e altri meno, ma di una contestazione credo proprio si tratti !
Sulla "resa" implicita che indichi ne "L'Agnello di Dio", non saprei... pero' quell' "aiutami" non mi sembra tanto una resa quanto una (disperata, estrema...) richiesta (preghiera?)...

Pero', magari, sbaglio...
[SM=g27789]
Ciao
Panda
Giugno78
00venerdì 20 ottobre 2006 20:25
Re: Re: Re: Specialmente...

Scritto da: Rossssana 19/10/2006 21.09


Il testamento di Tito è una riflessione in campo religioso e di fede,riprendendo i comandamenti.
L'Agnello di Dio è una riflessione sulla fede e sulla moralità di essa presupposta messa in discussione dal quotidiano,con successiva arresa emotiva:
"Oh, aiutami a fare come si può,
prenditi tutto quello che ho.
Insegnami le cose che ancora non so, non so
".


Nel testamento di Tito è Tito che parla, dove ad ogni comandamento associa un'esperienza della sua vita, quindi alla fine ciò che vogliono esprimere le due canzoni è più o meno lo stesso messaggio, poi naturalmente ognuno interpreta a modo suo...ma più che un'arresa emotiva mi sembra un'invito all'insegnamento, al farsi conoscere
Curve nella Memoria
00lunedì 23 ottobre 2006 11:00
Grazie a tutti per i suggerimenti...ed anche per la discussione che ne è scaturita!
ciao
Vito
=Panda=
00lunedì 23 ottobre 2006 22:38
Prego, figurati, anzi... pero'...

Scritto da: Curve nella Memoria 23/10/2006 11.00
Grazie a tutti per i suggerimenti...ed anche per la discussione che ne è scaturita!
ciao
Vito



... pero' sarebbe carino sapere alla fine cos'avete scelto e perche', no?
[SM=g27789]
Ciao
Panda

Curve nella Memoria
00martedì 24 ottobre 2006 08:27
In effetti..Per il primo incontro di sabato scorso sul tema "Democrazia senza società" alla fine abbiamo utilizzato "Cara Democrazia (ritorna a casa che non è tardi)" di Fossati e direi che c'è andata a pennello..per i prossimi dobbiamo ancora scegliere...se ci sono altre idee a proposito, vi ringrazio già ora! ciao!
Vito
Curve nella Memoria
00venerdì 2 febbraio 2007 14:55
Ciao a tutti, sono ancora io...
avrei un'altra richiesta da sottoporvi simile a quella con cui ho aperto il post: una canzone a tema per l'apertura del prossimo incontro che faremo... riporto testualmente dall'opuscolo l'argomento:

"É POSSIBILE TORNARE A PARLARSI? CHE COSA ABBIAMO DA DIRCI?
Tutti gli uomini desiderano "riconoscimento"...Eppure questo desiderio così naturale è mortificato in forza della presunzione di potere e dovere fare a meno degli altri, con il risultato che gli uomini e le donne vivono spesso in solitudine attese, desideri e fallimenti...Noi riteniamo che gli individui soffrono perchè anzitutto soffrono i loro legami.Ci chiediamo: è possibile tornare a parlarsi?É possibile tornare a parlarsi e capirsi?In ultima analisi: è possibile tornare a fare società?"
Vi ringrazio fin da ora per i vostri suggerimenti...
Sani!
Vito
Antonio Piccolo
00venerdì 2 febbraio 2007 16:57
Re:

Scritto da: Curve nella Memoria 02/02/2007 14.55

"É POSSIBILE TORNARE A PARLARSI? CHE COSA ABBIAMO DA DIRCI?
Tutti gli uomini desiderano "riconoscimento"...Eppure questo desiderio così naturale è mortificato in forza della presunzione di potere e dovere fare a meno degli altri, con il risultato che gli uomini e le donne vivono spesso in solitudine attese, desideri e fallimenti...Noi riteniamo che gli individui soffrono perchè anzitutto soffrono i loro legami.Ci chiediamo: è possibile tornare a parlarsi?É possibile tornare a parlarsi e capirsi?In ultima analisi: è possibile tornare a fare società?"




Ciao Vito!
Anche se non è diretta, m'è venuto subito da pensare a questa canzone, perché in fondo vuole dire pienamente ciò che c'è scritto sopra:

Giorgio Gaber, C'è solo la strada.
Curve nella Memoria
00martedì 13 febbraio 2007 18:41
Grazie Antonio, proporrò la canzone ai miei compari organizzatori...
colgo l'occasione per farti i complimenti per il saggio che ho visto hai pubblicato ufficialmente!
Ciao, a presto
Vito
=Panda=
00martedì 13 febbraio 2007 22:27
Forse non serve piu', ma se fai ancora in tempo suggerirei

"Il ragazzo"

Il ragazzo ha capelli rossi ed occhi blu
pantaloni corti ed uno strappo proprio lì
amici nel quartiere non ne ha
e quando va a giocare, dove va?

Il ragazzo sale molto spesso sopra un albero che sa
sceglie un ramo e cerca il punto esatto dove muore la città
E' quasi ora di cena quando viene giù
suo padre ormai non lo capisce più

E con gli occhi dentro il piatto lui
mangia molto ma non parla mai
ha una luce strana dentro agli occhi
e qualcuno l'ha chiamata cattiveria.

Ma poi chissà la gente che ne sa,
chissà la gente che ne sa
dei suoi pensieri sul cuscino che ne sa?
della sua luna in fondo al pozzo che ne sa?
dei suoi segreti e del suo mondo

Il ragazzo cresce sempre solo e non si sente solo mai
ha una voglia strana in fondo al cuore e nemmeno lui lo sa
se sia paura o libertà
se sia paura oppure libertà

Il ragazzo sale molto spesso sopra un albero che sa
tutto solo sopra un ramo guarda il cielo e forse anche più in là
E' quasi ora di cena quando viene giù
suo padre ormai non lo capisce più

E con gli occhi dentro al piatto lui
mangia molto ma non parla mai
ha una luce strana dentro agli occhi
e qualcuno l'ha chiamata cattiveria

Ciao,
Panda
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