Bosnia, arrestato Karadzic era latitante da 13 anni

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beppemanigliamania
00martedì 22 luglio 2008 01:07
La Nato: "Una buona notizia per la comunità internazionale"

BELGRADO - L'ex leader dei serbo-bosniaci, Radovan Karadzic, è stato arrestato. Lo ha reso noto questa sera a Belgrado la presidenza della Serbia. Karadzic è ritenuto responsabile di genocidio per l'assedio di Sarajevo, durato 43 mesi e costato la vita a 12.000 persone, e per la strage di Srebrenica del 1995, che ha portato al massacro di 8.000 musulmani.

Secondo la nota della presidenza serba, Karadzic è stato "localizzato e arrestato" nelle ultime ore dalle forze di sicurezza serbe. Il comunicato non precisa il luogo del fermo, ma rende noto che Karadzic è attualmente detenuto a Belgrado dagli organi della procura nazionale serba per la lotta ai crimini di guerra. Si tratta di "una buona notizia" per la comunità internazionale, afferma un portavoce della Nato. La cattura di Karadzic rappresenta inoltre sicuramente un passo in più nel processo di avvicinamento di Belgrado all'Ue.

L'ex leader serbo bosniaco era al primo posto fra gli ultimi tre ricercati rimasti nella lista nera del Tribunale internazionale dell'Aja (Tpi) per i crimini di guerra nella ex Jugoslavia.

Latitante da circa 13 anni, deve rispondere delle accuse di genocidio, crimini di guerra e contro l'umanità per il ruolo svolto nella sanguinosa guerra di Bosnia (1993-95, 200.000 morti in totale), la più feroce fra quelle scatenate dalla dissoluzione della Jugoslavia.

il rat-man
00martedì 22 luglio 2008 09:14
notizia eccellente, questo boia non poteva restare impunito viste le atrocità commesse [SM=x967708]
pollicinonelbosco
00mercoledì 23 luglio 2008 02:02
sull'argomento vi consiglio uno splendido film con richard gere. si intitola the hunting party, e mostra come la comunità internazionale abbia sino ad oggi solo fatto finta di cercare i criminali di guerra in serbia,ci sono alcuni fatti documentati che se non fossero tragici sarebbero esilaranti, come i manifesti affissi in tutti i balcani con la faccia dei criminali, la ricompensa offerta per chi da informazioni e il numero da chiamare per segnalarli, solo che il numero si può comporre solo dagli usa. quindi un serbo che volesse segnalare uno di questi criminali avrebbe dovuto prendere l'aereo atterrare a new york e chiamare da li!!!!
non a caso il criminale girava indisturbato da 15 anni nella capitale. ora a livello politico le cose sono cambiate, il nazionalismo serbo sta cedendo alla voglia di entrare in europa e c'è speranza che i macellai vengano portati all'aia.
Onoreromano
00mercoledì 23 luglio 2008 16:35
il rat-man
00giovedì 31 luglio 2008 09:36

Questo è il vero Radovan Karadzic. El Mundo pubblica in esclusiva in prima pagina nell'edizione odierna la foto dell'ex leader dei serbi di Bosnia, al quale sono stati tagliati sia i lunghi capelli sia la folta barba che avevano contribuito a conferirgli l'aspetto di guru scelto per nascondersi durante questi tredici anni. Karadzic comparirà oggi di fronte al Tpi (Tribunale penale internazionale Onu per i crimini di guerra nella ex Jugoslavia), accusato di genocidio e crimini di guerra, dopo essere trasferito ieri mattina da Belgrado.

Il boia dei Balcani mostra così la sua autentica fisionomia. Ai tiranni come lui, sottolinea il quotidiano spagnolo, l'Onu ha lanciato un messaggio che può riassumersi nel proverbio castigliano: "Quando vedi tagliare la barba del tuo vicino, metti la tua a mollo".

E' prevista alle 16 di oggi la prima comparizione di Karadzic davanti al giudice della corte dell'Aja, Alphons Orie. In questa prima udienza, il giudice leggerà a Karadzic gli undici capi di imputazione; poi, gli chiederà di dichiararsi innocente o colpevole. L'accusato, che ha annunciato l'intenzione di difendersi da solo, non dovrà rispondere subito alla domanda del giudice Orie: avrà a disposizione 30 giorni per preparare la sua risposta.

Karadzic - recluso in una cella del carcere di Scheveningen - sarà processato "per crimini contro l'umanità, per genocidio, per aver terrorizzato la popolazione dell'ex Jugoslavia, per l'assedio di Sarajevo e per i fatti di Srebrenica" ha spiegato il procuratore generale del Tpi, Serge Brammertz, aggiungendo che anche da sola l'ultima imputazione garantirebbe il massimo della pena. "Il processo sarà impegnativo - ha ribadito più volte Brammertz - e la Procura vuole istruirlo nella maniera più efficiente e nel rispetto del diritto internazionale".

I giudici del processo saranno l'olandese Alphons Orie, la collega belga Christine Van de Wyngaert e il sudafricano Bakone Moloto. Nei mesi scorsi, Orie si è occupato del processo all'ex primo ministro kosovaro Ramush Haradinaj, conclusosi il 3 aprile con un'assoluzione in primo grado di giudizio.



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