Babil
00martedì 24 ottobre 2006 14:36
Re: Re: Re:
Scritto da: Sasuke Kid 24/10/2006 14.19
veramente io i bulli li ho sempre ammazzati di botte
ne ho già fatte tre di arti marziali, ma volevo tenermi in forma e impararne una come si deve
Che arti marziali hai fatto?
Comunque sono ormai dell'avviso che nelle arti marziali ci vuole fortuna, nel senso che devi trovare un maestro in gamba e spesso quando entri in una scuola non hai abbastanza conoscenze per valutare se uno è in gamba o no.
Poi dipende anche da che cosa si cerca in un arte marziale. Se si vuole una specie di ginnastica oppure una tecnica per menare la gente, ancora ancora si riescono a trovare facilmente scuole che offrono questi servizi. Se uno vuole invece praticare un'arte marziale nella sua interezza di tecnica, efficacia, filosofia e aspetto salutista allora trovare dei buoni maestri diventa davvero difficile.
Inoltre, di nuovo, dipende anche dalla propria indole personale che ci predispone ad un arte marziale piuttosto che ad un'altra...Non esisterebbero 1500 stili di kungfu se tutti cercassero le stesse cose da un'arte marziale, per non parlare di tutte le altre tecniche che esistono al mondo...
Diciamo che le arti marziali che vanno più di moda sono più a rischio: se vai a fare Tai Chi rischi fortemente di capitare con dei coglioni.
A parte il karate, che esiste in Italia da talmente tanto tempo che si può sperare che chi lo insegna sia più o meno competente...Ma anche lì, uno insegna quello che gli si chiede, se si tratta di una palestra abituata ad offrire "ginnastica" ti farà fare ginnastica...
L'aikido poi è un'arte marziale derivata in cui le tecniche più letali sono state eliminate...Non voglio dire che è proprio uno sport come ad esempio è il Judo, ma sicuramente è una tecnica che non ha l'applicazione in combattimento come il suo scopo principale.
Per quello, vi conviene andare a fare Ju-jitsu...
Babil
00martedì 24 ottobre 2006 14:41
Ecco un pò di info prese da wikipedia...Devo dire che conferma diverse delle cose che ho detto, meno male vuol dire che ancora non sono del tutto rincoglionito:
: sono aperte le iscrizioni per l'anno 2007
Aikido
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Una proiezione dell'Aikido
Aikido (???, anche ??? usando un più antico kanji, letteralmente significa "via [do] dell'armonizzazione [ai] dell'energia [ki]") è ritenuta una moderna arte marziale giapponese. I praticanti vengono chiamati aikidoka ????. Fu sviluppata da Morihei Ueshiba ???? (anche chiamato dagli aikidoka Osensei (??? - "Grande maestro") nel periodo che va dagli anni trenta agli anni sessanta. Tecnicamente la maggior parte dell'aikido deriva dal Daitoryu Aikijujutsu ???????, forma del jujutsu, e dal kenjutsu ??, o arte della spada giapponese.
Indice
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* 1 Tecniche
o 1.1 Allenamento
+ 1.1.1 Attacco
+ 1.1.2 Difesa
o 1.2 Hara
* 2 La storia
o 2.1 Stili
* 3 La tenuta
* 4 Altri progetti
* 5 Collegamenti esterni
[modifica] Tecniche
L'Aikido incorpora un'ampia serie di tecniche che usano i principi di energia e movimento per deflettere e neutralizzare l'attacco, o più attacchi, da parte di una o più persone. Ai livelli più alti l'Aikido può essere usato per difendersi senza causare gravi danni né al difensore né all'attaccante. Se praticato correttamente dimensioni e forza non sono importanti per l'efficacia della tecnica. L'Aikido è considerato una delle arti marziali più difficili in cui diventare esperti.
[modifica] Allenamento
Il metodo di allenamento e la sua intensità, varia da organizzazione a organizzazione - a seconda del dojo d'appartenenza -. Le lezioni si svolgono con un maestro che mostra/esegue alcune tecniche e gli allievi che cercano di applicare tecnica e principio mostrato. L'allenamento delle tecniche si effettua a coppie, scambiandosi i ruoli di uke,chi porta l'attacco, e nage o tori, chi esegue la tecnica. Nell'Aikido imparare a cadere è fondamentale, sia per difendersi da un attacco, sia per subire una tecnica senza riportare danni o riducendo questi al minimo. Lo sviluppo dell'agilità, della percezione degli spazi e dei movimenti dell'avversario, uniti alla precisione del gesto e del movimento del corpo, educano col tempo l'allievo a eseguire le tecniche, prima definite rigidamente e in modo statico sotto forma di esercizi, in modo più dinamico e realistico. Per questo motivo, spesso i maestri ritengono utile che gli studenti fin da subito - anche se in modo proporzionato all'esperienza - prendano parte a jiyu-waza o randori, ossia allenamenti in cui tori è sottoposto a più attacchi da più uke, in modo da rendere gli stessi attacchi meno prevedibili e il contesto di allenamento più dinamico.
L'allenamento consiste principalmente nell'imitazione del maestro durante l'esecuzione della pratica, non solo nel suo aspetto formale, ma anche e soprattutto nell'espressione dell'energia interiore, detta "ki", impiegata durante l'esecuzione delle tecniche. Questo tipo di allenamento è particolarmente evidente nelle tecniche con l'uso delle armi. Il suo scopo è quello di preservare le tecniche tradizionali e la trasmissione dell'espressione di quella componente delle energie interiori chiamata ki
Ueshiba Morihei non permetteva la competizione durante l'allenamento perché considerava alcune tecniche troppo pericolose e perché credeva che la competizione non sviluppasse lo spirito giusto tra gli studenti.
[modifica] Attacco
Gli attacchi dell'aikido, così come le tecniche, derivano dall'uso del Jo (bastone), Katana (spada giapponese, durante l'allenamento però si utilizza il Bokken che è una spada di legno simile alla katana giapponese) e Tanto (coltello). inizialmente si utilizzano maggiormente prese come ai hanmi,che simulano un attacco,dopo aver raggiunto un livello adatto vengono introdotti anche atemi,ovvero pugni e calci,che rendono più dinamica e realistica l'azione. importante da sapere è che questi colpi sono integrativi per l'azione di difesa.
[modifica] Difesa
Le tecniche dell' aikido si basano principalmente sullo sbilanciamento dell'avversario e nell'applicazione di leve alle articolazioni. Si può dire che l'elemento fondamentale di questa disciplina sia l'equilibrio,è per questo è necessario un notevole controllo del baricentro.L'energia del corpo deve essere concentrata in un sol punto(il baricentro) e grazie a questa la difesa sarà più rapida e concisa. Le tecniche di difesa variano a seconda dell'attacco,dell'arma e della struttura fisica dell'avversario;le tecniche base sono l'-irimi- ("entrare") e il -tenkan- ("girarsi").L'avversario che ha subito l'irimi è costretto (a causa dello sbilanciamento) a cadere di schiena.
[modifica] Hara
L’aikido può essere definito, in maniera un po’ riduttiva e semplicistica, la via dell’unificazione delle energie. È cioè un mezzo per unificare le nostre energie interne: ad esempio, emozioni, istinti, pensieri sotto il dominio del nostro centro psico-fisico, simbolicamente identificato nell’hara, uno spazio energetico posto, fisicamente, attorno all’ombellico. L’Aikido è un modo per ritrovare il senso delle relazioni umane, per sentirci uniti ai nostri simili, ai nostri fratelli, nella stessa ricerca di amore e di realizzazione delle nostre potenzialità. L’aikido è anche uno strumento per riunificare le nostre energie individuali con l’universo e con ciò che lo pervade, per essere, cioè un tutt’uno con la Natura con la sua Coscienza.
[modifica] La storia
Il nome aikido è formato da tre caratteri sinogiapponesi, ??? che usando la traslitterazione più comune vengono scritti come: Ai, Ki e Do. Spesso vengono tradotti rispettivamente come: armonia, energia e via, quindi aikido può essere tradotto come "la via dell'armonia attraverso l'energia". Un'altra interpretazione comune degli ideogrammi è armonia, spirito e via quindi aikido diventa: "la via per l'armonia dello spirito". Entrambe le interpretazioni evidenziano il fatto che le tecniche dell'aikido si basano sul controllo dell'attaccante controllando e deviando la sua energia e non bloccandola.
Ueshiba Morihei sviluppò l'aikido, dopo aver studiato a fondo il jujutsu, principalmente dal Daito Ryu aikijutsu, incorporando i movimenti dello yari (lancia), jo (bastone corto: 127 o 123cm) e probabilmente anche il juken (baionetta). L'influenza della spada è molto forte; si può dire che un praticante di aikido muove il proprio braccio come se fosse una spada. Gli attacchi shomenuchi e yokomenuchi derivano entrambi da attacchi con le armi. Alcune scuole di aikido non usano armi nell'allenamento, altre dedicano metà del loro tempo nello studio del bokken (spada di legno), del jo (bastone) e del tanto (coltello di legno). La maggior parte delle tecniche di aikido possono essere eseguite sia armati di spada o di bastone che a mani nude.
[modifica] Stili
Esistono una moltitudine di stili, scuole e federazioni di aikido.
* L'organizzazione più grande legata all'aikido è Aikikai a cui fa capo la famiglia del fondatore. Sono numerose le affiliazioni che ne fanno parte in molti paesi del mondo e che si differenziano per il metodo di allenamento e alcune differenze tecniche. In Italia, l'Aikikai d'Italia è una'associazione culturale senza scopi di lucro e con qualifica di Ente Morale, a riconoscimento dei valori educativi e morali di cui l'associazione è portatrice, ed è guidata nella sua direzione didattica dal Maestro Hiroshi Tada 9° dan, aiutato dal Maestro Yoji Fujimoto 7° dan e dal Maestro Hideki Hosokawa 7° dan. L'associazione Aikikai d'Italia ha come scopo statutario la diffusione in Italia dell'Aikido e della cultura tradizionale giapponese.
* la "Associazione Aiko", fondata da alcuni dei primi allievi del Maestro Hiroshi Tada, ha come principale riferimento tecnico il Maestro Tamura Nobuyoshi 8° dan.
* L'Area Discipline Orientali del UISP (Ente di promozione sportiva riconosciuto dal CONI) organizza il settore Aikido caratterizzato dall'attenzione verso la formazione degli insegnanti e forte della collaborazione di Christian Tissier Shihan dell'Aikikai di Tokyo.
* L'Iwama Ryu a cui fa capo Hitohiro Saito, figlio di Morihiro Saito, è un'organizzazione indipendente. Questo stile enfatizza la relazione tra tecniche a mani nude e tecniche con le armi. Numerosi gruppi in Italia seguono le orme di Saito.
* La Ki Society che pone l'enfasi sulla fluidità delle tecniche e su uno speciale programma per lo sviluppo del ki.
* Aikido Osaka Buikukai, la scuola di Sensei Hirokazu Kobayashi Shihan
* Kokusai Aikido Kenshukai Kobayashi Hirokazu Ha, altra scuola che fa capo agli insegnamenti di Kobayashi Hirokazu Sensei
* La "Takemusu Aiki Tomita Academy" Accademia per lo sviluppo del Takemusu Aiki Takeji Tomita Sensei 8° Dan.
[modifica] La tenuta
La tenuta di base è il keikogi, chiamato in maniera non del tutto adeguata «kimono». È composto da una giacca e un pantalone di cotone bianco. La giacca è tenuta chiusa da una cintura (obi). Un altro elemento che fa parte della tenuta è l'hakama, una sorta di pantalone accessorio nero, blu o bianco. Quando il 'maestro' lo ritiene opportuno autorizza l'allievo ad indossare l'hakama. A seconda dei dojo, questo avviene al 3° kyu o al 1° kyu
I titolari di un grado dan sono obbligati a portare l'hakama.
Mi lascia perplesso il metodo di insegnamento, che è quasi agli antipodi di quello che adottiamo nella mia scuola, ma anche lì de gustibus...
E poi, dubito che tutti lo insegnino alla stessa maniera...