Nutella, il lato più dolce del mito italiano
di Anna Sandri
Bisognerà farsene una ragione: sono questi compleanni che più di ogni altro ci danno il senso del tempo che passa. E’ un tempo collettivo, un tempo sociale. Il tempo di una storia che è nostra senza essere solo di noi stessi.
Domani, martedì 20 aprile, Nutella compie 40 anni. E’ nata ad Alba, in Piemonte, sotto il segno dell’Ariete in un lunedì piovoso di una primavera che doveva somigliare a questa, fredda e musona. Quel 20 aprile 1964 è passato alla storia per l’annuncio contemporaneo da New York e da Mosca della riduzione dei piani atomici delle superpotenze. Eppure, la colata di cioccolata da spalmare scesa a riempire il primo dei milioni di vasetti che negli anni sarebbero venuti, è stato a suo modo un momento storico.
Nutella, la madre di tutti i peccati di gola e di tutte le assoluzioni da quei peccati, è un pezzo d’Italia ed è nel patrimonio genetico di chiunque sia nato e cresciuto in questi decenni.
Marchio longevo e intoccabile, ricetta segreta e custodita con tutta l’attenzione che il suo valore - milioni di euro - merita. Nutella è un testimone passato di padre in figlio, il simbolo trasversale di cui nessuno è mai riuscito a impadronirsi, nemmeno in quest’epoca strana dove tutto - perfino il triciclo, perfino i tacchi a spillo - deve dichiarare un’appartenenza, essere di destra o di sinistra.
Il successo di Nutella è tale da non ammettere tentativi di imitazione e da conquistare l’intera Europa inducendo al peccato anche gli Stati Uniti. La crema di nocciole misura la sua grandezza sul più semplice dei parametri: può permettersi di restare immobile, ci pensa il resto del mondo a girare intorno a lei.
Quella ricetta, quel logo, quel barattolo, persino quell’etichetta con il coltello e il pane spalmato, sono gli stessi da sempre. Anche gli slogan resistono al turbinio compulsivo dello spot: Jo Condor lo ricordiamo ancora, e «Mamma tu lo sai» regge per 13 anni, dal 1975 al 1988, dagli anni di piombo alla vigilia di Tangentopoli, passando attraverso la Milano da Bere e l’Italia Mundial. Chi avrebbe saputo fare altrettanto?
«Energia per fare e per pensare», «Che mondo sarebbe senza Nutella» sono gli altri slogan passati alla storia.
Buon compleanno, Nutella: mille di queste spalmate.
qui nel forum c'è qualcuno che alla nutella più che gli auguri dovrebbe fargli un monumento....