Cara Gloria,
le nostre storie sono tutte molto simili e tutte quante accomunate da quel grande dolore che è la perdita della nostra creatura!
... poco prima era lì con te che lo sentivi scalciare e poche ore dopo, il sogno si frantuma in mille pezzi, tutte le speranze, le fantasie, diventano un terribile incubo ...
Il mio piccolo Elia se ne è volato via alla 34esima settimana di gestazione, non credo comunque che si possa ponderare il dolore in base all'epoca gestazionale legata alla perdita: il nostro cuore di mamma comincia già a battere a mille alla vista del test positivo di gravidanza, figuariamoci quando arriviamo quesi allo scadere del tempo e si avvicina il momento più bello della nostra vita ovvero quello in cui abbracciamo stretto stretto il nostro piccolo grande amore!
Anche io, come te, quando persi Elia avevo già un'altra bimba, Eva di quasi tre anni. L'essere già mamma e potermi quindi confrontare tutti i giorni con questa realtà mi ha aiutata ad affrontare le giornate o meglio dire, mi dava la forza la mattina di alzarmi da letto e di affrontare quel giorno, Eva è stata sicuramente la mia ancora di salvezza, il mio cuscino su cui riposarmi tutti i giorni, la mia speranza di vita. Allo stesso tempo però, proprio ciò che diventa fonte di vita si trasforma anche in un grosso limite: la sua presenza quotidiana (ho perso Elia in piena estate e quindi fin tanto che non è iniziato l'asilo Eva stava tutto il giorno con me), non mi dava la possibilità di lasciarmi andare completamente, il mio dolore, i miei pianti sono stati scaglionati nel tempo, rateizzati nell'arco di una sola giornata, non potevo lasciarmi andare ai miei pianti liberamente che a volte arrivavano improvvisi, ma che allo stesso tempo dovevo domare, controllare e quanto era grosso quel groppo alla gola che a giorni, non riuscivo a mandare giù e sembrava quasi togliermi il respiro!
Probabilmente questa cosa mi ha un po' reso difficoltoso il percorso ma poi piano piano, da sola, con la speranza nel cuore, con gli occhi proiettati al futuro e con lo sguardo puntato proprio su Eva ho trovato il coraggio, la forza, la determinazione di affrontare la perdita del mio adorato bambino, dando alla vita ciò che mi era stato ingiustamente tolto e così dopo quasi 14 mesi dalla morte di Elia è nato Alberto, il mio trofeo di vita!!!
Vedrai Gloria che anche per te arriverà il momento giusto, il momento della discesa, il momento in cui ti sentirai la mamma e la donna più forte del mondo, che attraverserà la vita facendo espetienza di ciò che drammaticamente le ha tolto ma anche attraverso ciò che di meraviglioso le ha donato e le donerà! Non sarà facile, ma quando riuscirai a riprenderti un po' della tua serenità, sarai orgogliosa di te stessa e ti sentirai veramente a quel punto una mamma speciale, con la S maiuscola!!
Ti abbraccio infinitamente
Laura