Le bonifiche... l'Agro Pontino...
Littoria,(l'odierna Latina) il simbolo del miracolo, la città fondata sulle terre strappate all’acqua, l’orgoglio della potenza fascista che nel 1933 dichiara la propria vittoria: la missione impossibile delle bonifiche, perfino nell’Agro Pontino, è compiuta.
Lì dove sono caduti tutti, il fascismo è riuscito, si suol dire.
Ma la realtà la dicono i numeri che danno conto piuttosto di una serie di fallimenti, a dispetto delle convinzioni falsificate. Il fascismo, aveva promesso di restituire all’agricoltura 8 milioni di ettari di terreni riqualificati. Dopo dieci anni di lavori più tentati che andati a segno e fiumi di denaro pubblico finiti come accade sempre con il fascismo a amici degli amici e collettori di consenso del regime (come l’Opera nazionale combattenti), il governo annuncia il successo del recupero di 4 milioni di ettari.
Apparentemente un successo, ma in realtà le terre strappate alla palude i “completi o a buon punto” arrivano a poco più di 2 milioni di ettari. E di questi due milioni, un milione e mezzo erano bonifiche concluse dai governi precedenti al 1922.
Insomma, in pratica il fascismo ha portato a termine poco più del 6 per cento del lavoro.
A riuscirci saranno poi i governi del Dopoguerra, grazie ai fondi del Piano Marshall e della Cassa del Mezzogiorno.
E vabbè dai....