Riporto anche qui il mio pensiero:
Era tanto che non postavo più nelle sezioni wrestling, ultimamente ho deciso di staccarmi un po' dal wrestling web (inizialmente dal web in generale, ora frequento questo forum e WI ma non parlo più di wrestling).
Questo non perchè non mi interessi più questo sport, che è anzi ancora la mia principale passione, ma perchè dopo più di 2 anni sul wrestling web mi sono reso conto che la mia visione di suddetto sport è troppo diversa da quella dei frequentatori del web, e per questo è stato meglio lasciare.
Ci torno ora, occasionalmente per la vicenda-Benoit, perchè ci tengo a dire la mia in merito ad una diatriba che è scoppiata in questi giorni e che non accenna a placarsi, e cioè il dubbio tra l'onore e il rispetto che merita la vita di Benoit e l'onta e la vergogna che meriterebbe la sua morte.
Io credo che continuerò per sempre ad ammirare e rispettare Chris Benoit per quello che è stato ai miei occhi, e cioè un grandissimo wrestler che ha accompagnato la mia passione e che sono cresciuto tifando, ma sono molto combattuto perchè la sua memoria resterà sempre macchiata dal modo in cui se n'è andato.
Sotto al mio nick in MSN ho scritto questa frase: Chris Benoit.... onore e rispetto per ciò che sei stato, vergogna e disonore per come te ne sei andato.
Credo che questa frase riassuma alla perfezione il modo in cui ho deciso di prendere la cosa, dopo che sono stato molto combattuto tra il dolore e lo sgomento per la sua morte e la delusione e la condanna per com'è avvenuta.
Non sempre il modo in cui ce ne andiamo rispecchia ciò che siamo stati, secondo me questo è il caso di Benoit.
Non approvo gli estremi, non sono d'accordo con chi sta cercando di giustificarlo e difenderlo a tutti i costi così come non concordo con chi lo sta trasformando nel diavolo e sta quasi rinnegando tutta la sua vita/carriera.
La domanda che mi pongo è una soltanto: se al posto del grande wrestler Chris Benoit ci fosse stato un pinco pallino qualunque, ci sarebbe stata così una netta divisione tra chi lo avrebbe giustificato e chi lo avrebbe condannato? Secondo me no... per questo credo che in casi come questi bisognerebbe mettere da parte la seppur logica passione e bisognerebbe un attimino giudicare con obbiettività sapendo separare il wrestler dall'uomo, e anche l'uomo dal gesto.
Io sono convinto che chiunque abbia il diritto di disporre come vuole della PROPRIA vita, ma perchè spezzarne altre due?
D'altro canto però andiamoci piano a giudicare e condannare, visto che è molto facile farlo da dietro uno schermo senza conoscere particolari e problematiche alle spalle.
Poi c'è la questione WWE che decide dapprima di ricordare e di tributare Benoit e poi, una volta appresi i fatti, di cancellare tutto e di fare quasi come se Benoit non fosse mai esistito.
Anche questo lo capisco fino ad un certo punto, perchè sono d'accordo con il fatto di interrompere i tributi e le onoreficenze, ma addirittura cancellare Benoit dai propri archivi e scusarsi addirittura per averlo ricordato mi pare un po' troppo, specialmente perchè tutto ciò arriva dal pulpito di chi si è sempre fatto pochi problemi nel trattare argomenti forti e di chi aveva in mente storyline di incesti, di necrofilia, di "God" che combatte sul ring, e di chi fino al giorno prima scherzava con la sua morte.
Come al solito si passa da un estremo ad un altro, l'equilibrio non c'è mai da nessuna parte.
Scusate se mi sono dilungato, ci tenevo a dire la mia e allo stesso tempo mi ri-congedo dalle sezioni wrestling visto che proseguirò a seguirlo per conto mio senza sentire il bisogno di venire a parlarne qui come facevo un tempo.
[Modificato da Triple I 29/06/2007 0.35]
[Modificato da Triple I 29/06/2007 0.42]