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Pensieri ed ideologie!

Ultimo Aggiornamento: 05/06/2006 02:08
23/04/2006 02:32
 
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Mi sono sempre chiesta da dove provenga il bisogno delle persone di accorparsi a gruppi definiti e schematizzati!

Mi spiego meglio!

Le idee sono quanto di più personale o soggettivo possediamo.
Che siano politiche, religiose, artistiche, di qualsiasi natura esse siano, nascono dal pensiero personale e soggettivo di una persona sola!
Per questo motivo mi rattrista e mi preoccupa molto vedere così tante persone spegnere il cervello e farsi dire da gruppi ideologiche e scuole di pensiero cosa e come devono pensare!

Qual è il problema?
Hanno tutti paura di rimanere soli con le proprie idee?
O forse, ormai non riescono più neanche a sviluppare delle idee proprie?

Con questo non voglio dire che le persone dovrebbero sviluppare delle idee proprio e farci un muro attorno, semmai il contrario!
Partire dal proprio pensiero e dialogare con le persone che ci stanno intorno!

Dialogare, non unirsi sotto bandiere o chiese annullando la propria personalità!

Vedo gruppi politici e religiosi allo stesso modo in cui vedo gruppi uniti da mode dettate da diversi background culturali, musicali o artistici!
Tutte realtà schematizzate in cui troppa gente preferisce conformarsi al gruppo piuttosto che provare ad andare oltre!

Ma se perdiamo il valore del nostro pensiero, la libera espressione della nostra personalità, noi, perdiamo tutto!
08/05/2006 01:22
 
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Una postilla sul pensiero e la mente umana!

Spesso sento persone dire "certo che quello è proprio complicato come testa", usando il termine complicato come un offesa o un difetto!

Ma da quando la complessità è una cosa negativo?

Cazzo, non c'è niente di più complesso della mente umana e, aggiungo io, non c'è niente di più affascinante al mondo della complessità della mente umana!

Quando la smetteremo di considerare la normalità una virtù e la stranezza un difetto (o, ancora peggio, una malattia)?
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10/05/2006 02:36
 
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In molti ambienti nel web, noto una cosa: che la gente non scrive quello che pensa, ma quello che gli altri condivideranno. A volte mi sembra una gara a chi viene quotato di più. Ho il timore che andando avanti così la gente scriva solo per sentito dire, che arrivi ad auto-snaturare il proprio pensiero pur di trovare un briciolo di condivisione.

Viva la gente che ha il coraggio di uscire dalla massa.

Posso autocelebrarmi un attimino? Ecco. Ad esempio, io non ho il timore di dire che quelli che più detesto sono The Rock e Kurt Angle. E quindi?



Scritto da: LOST HIGHWAY 08/05/2006 1.22

Cazzo, non c'è niente di più complesso della mente umana e, aggiungo io, non c'è niente di più affascinante al mondo della complessità della mente umana!



Vedi il topic delle associazioni di idee...la mente ha potenzialità infinite, basta stimolarla nel modo giusto.

[Modificato da lita79 10/05/2006 3.04]







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10/05/2006 02:40
 
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Il più grande traguardo a cui una persona può ambire è imparare ad essere se stessa, imparare a pensare e ad esprimersi in maniera del tutto libera e personale!
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10/05/2006 19:30
 
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Re:

Scritto da: lita79 10/05/2006 2.36
Ho il timore che andando avanti così la gente scriva solo per sentito dire, che arrivi ad auto-snaturare il proprio pensiero pur di trovare un briciolo di condivisione.



In molti casi è già così. Me ne sto accorgendo piano piano.
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14/05/2006 16:32
 
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Re:

Scritto da: LOST HIGHWAY 23/04/2006 2.32
Mi sono sempre chiesta da dove provenga il bisogno delle persone di accorparsi a gruppi definiti e schematizzati!



Io ho notato invece come il 90% delle persone circa abbia il bisogno di "etichettare" tutto, qualsiasi cosa, pensiero, situazione, etc. Molto probabilmente perché l'incertezza spaventa, quel "non sapere cos'è" dà quel minimo di smarrimento.

Ma alla fine anche se uno non sente questo "bisogno", si troverà a doverlo fare comunque quando tenta di comunicare il fatto, la situazione, il modo di pensare, a qualcun altro. Non riuscendoci completamente perché ogni etichetta è riduttiva.
__________________________________________________


Ma una maledetta voce mi diceva dentro, che era là anche lui, l'estraneo, di fronte a me, nello specchio. In attesa come me, con gli occhi chiusi. C'era, e io non lo vedevo. Non mi vedeva neanche lui, perché aveva, come me, gli occhi chiusi.
15/05/2006 12:12
 
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Re: Re:

Scritto da: !Darkside. 14/05/2006 16.32


Io ho notato invece come il 90% delle persone circa abbia il bisogno di "etichettare" tutto, qualsiasi cosa, pensiero, situazione, etc. Molto probabilmente perché l'incertezza spaventa, quel "non sapere cos'è" dà quel minimo di smarrimento.

Ma alla fine anche se uno non sente questo "bisogno", si troverà a doverlo fare comunque quando tenta di comunicare il fatto, la situazione, il modo di pensare, a qualcun altro. Non riuscendoci completamente perché ogni etichetta è riduttiva.



Ci si ritrova davvero spiazzati di fronte alla tendenza delle persone ad etichettare ogni cosa!
E' come se ci fosse il bisogno di rendere riconoscibili e simili tutte le cose e le persone, smarrendo così la unicità delle suddette!

La cosa che mi fa riflettere è che questo etichettare tutto lo si ritrova anche nelle ideologie religiose e politiche (vedi il mio primo post del topic), questioni che dovrebbero essere assolutamente personali e soggettive e, di conseguenza, impossibili da etichettare!
Insomma, si perde la capacità di sviluppare idee nuove e personali, preferendo l'emulazione e la sudditanza al pensiero della maggioranza!

Insomma, che tristezza la società che ci circonda!
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16/05/2006 02:05
 
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Re: Re: Re:

Scritto da: LOST HIGHWAY 15/05/2006 12.12


Ci si ritrova davvero spiazzati di fronte alla tendenza delle persone ad etichettare ogni cosa!
E' come se ci fosse il bisogno di rendere riconoscibili e simili tutte le cose e le persone, smarrendo così la unicità delle suddette!

La cosa che mi fa riflettere è che questo etichettare tutto lo si ritrova anche nelle ideologie religiose e politiche (vedi il mio primo post del topic), questioni che dovrebbero essere assolutamente personali e soggettive e, di conseguenza, impossibili da etichettare!
Insomma, si perde la capacità di sviluppare idee nuove e personali, preferendo l'emulazione e la sudditanza al pensiero della maggioranza!

Insomma, che tristezza la società che ci circonda!



Aggiungo una citazione che uso spesso:

"Definire equivale a limitare". (Wilde)






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17/05/2006 13:51
 
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L'uomo è un animale sociale, direbbero gli antropologi, è fatto per vivere una vita di relazioni, direbbero i sociologi, come gli animali anche più elementari hanno una propria struttura sociale (pensiamo alle api, alle formiche, ai lupi, alle scimmie), anche gli uomini se ne sono date, fin dall'antichità, l'uomo è l'animale che ha dato vita alle strutture sociali più evolute...
Quanto allo spegnere il cervello, una risposta la danno sempre gli antropologi, la mente umana ragiona per schemi, e gli schemi sono per definizione semplificazioni...
Infine gli individui hanno un bisogno innato di aggregazione e di identificazione, il sentimento del "noi" che alcuni sociologi hanno tentato di spiegare (non sempre riuscendoci), in più molto spesso i centri di aggregazione (chiamati anche subculture) tendono ad essere conflittuali tra loro perchè sono in conflitto i valori (o gli interessi) di cui sono portatori, ragion per cui dialogare (negoziare e conciliare) diventa al giorno d'oggi sempre più difficile...
La categoria delle subculture si adatta perfettamente sia a movimenti politici, sia a religiosi, sia a mode e tendenze giovanili, hanno tutte dei codici di comportamento, dei propri rituali e dei valori e degli interessi da perseguire...
17/05/2006 16:18
 
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Re:

Scritto da: ajejebrazorff 17/05/2006 13.51
L'uomo è un animale sociale, direbbero gli antropologi, è fatto per vivere una vita di relazioni, direbbero i sociologi, come gli animali anche più elementari hanno una propria struttura sociale (pensiamo alle api, alle formiche, ai lupi, alle scimmie), anche gli uomini se ne sono date, fin dall'antichità, l'uomo è l'animale che ha dato vita alle strutture sociali più evolute...
Quanto allo spegnere il cervello, una risposta la danno sempre gli antropologi, la mente umana ragiona per schemi, e gli schemi sono per definizione semplificazioni...
Infine gli individui hanno un bisogno innato di aggregazione e di identificazione, il sentimento del "noi" che alcuni sociologi hanno tentato di spiegare (non sempre riuscendoci), in più molto spesso i centri di aggregazione (chiamati anche subculture) tendono ad essere conflittuali tra loro perchè sono in conflitto i valori (o gli interessi) di cui sono portatori, ragion per cui dialogare (negoziare e conciliare) diventa al giorno d'oggi sempre più difficile...
La categoria delle subculture si adatta perfettamente sia a movimenti politici, sia a religiosi, sia a mode e tendenze giovanili, hanno tutte dei codici di comportamento, dei propri rituali e dei valori e degli interessi da perseguire...




Nonostante la suddetta natura da animali sociali, non sarebbe più logico che le persone fossero spinte, sentissero il bisogno di manifestare loro stessi piutttosto che rimanere parte di un "noi", di una sub-cultura schematizzata e predefinita?

Credo che l'unicità della mente e del pensiero meritino qualcosa di più di un semplice e castrante schema mentale risolutore che abbia la prtesa di dettare modi, stili e abituini di vita!
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19/05/2006 08:38
 
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le ideologie sono catene che non consentono dubbi. L'ideologia è una forma di religione, dunque non ne ho alcuna. Gli ideali, invece, quelli sì. E pure dei valori e dei princìpi.
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31/05/2006 20:52
 
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Bel topic, complimenti al Lost che l'ha aperto e alla Lita per aver aperto un forum in cui un topic del genere può essere compreso dai più, che escono dalle etichette e vedendo la cosa da fuori capiscono di cosa si sta parlando [SM=g27827]:

Condivido quasi pienamente il tuo pensiero Lost, sono totalmente d'accordo nell'affermare che la grandissima parte degli umani ha bisogno di una classificazione delle proprie idee(che dopo essere classificate idee non sono più [SM=g27817] ), della propria mentalità, del proprio ESSERE.
Perchè questo? E' questo uno dei punti della situazione, io ho usato apposta il termine "umani" e non "cittadini" o "popolazione" proprio perchè trovo che questo sia dettato proprio da quella cosa imprescindibile che si chiama natura umana, e non che sia un frutto della nostra società odierna.
Trovo la società odierna semplicemente(forse non è il termine adatto dato che tanto semplice non è!) conseguenza della mentalità umana, e che essa sia apposta creata per tutto il processo umano e sociale dell'omologazione, della classificazione e della scomparsa dell'IO, che porta a ciò non tanto per paura di rimanere soli credo ma in quanto sia nella natura dell'uomo aderire a delle società "prefabbricate" o a delle etichette per sua natura.
A questo punto mi chiederete che cazzo intendo per mentalità umana [SM=g27827]:, personalmente credo che la cosa più lontana da una definizione solo dopo la vita! L'unica cosa che posso dire è che è diversa per ogni persona, ovvero non tutti abbiamo la stessa possibilità di poter comprendere il discorso di questo topic, non tutti volenti o nolenti possono uscire dalle etichette, ma solo certe persone hanno le facoltà mentali per poter arrivare a dire quello che stiamo dicendo qui... e permettetemi, sono fin troppo pochi. La maggior parte degli umani, la "massa", ha una mentalità simile a quella degli animali: sopravvivere al mondo per come è senza capirlo, andare avanti con la minima fatica spirituale e non chiedersi mai PERCHE'!
Tutto ciò secondo me dipende anche dalla difficoltà nel comunicare. Comunicare secondo il mio punto di vista(chiaramente comunicare discorsi di una certa complessità come questi) è una cosa veramente difficile e che molto raramente avviene come il mittente vorrebbe, ad esempio io non sono affatto sicuro che il mio pensiero possa essere capito come vorrei io dagli altri, non è una pecca di nessuno, è così e basta purtroppo!
L'insieme di questi fattori secondo me porta a tutto quello che ci sta intorno... miriadi di persone che non sanno nemmeno che cazzo vivono a fare, e quei pochi hanno la possibilità di uscire dal coro vengono etichettati a seconda di come gira per "pazzi", "geni", "strani", "malati" etc.. [SM=g27817]

In sostanza sono d'accordo col punto di vista di Lita, anche se ampliato al mondo che ci sta attorno e non solo all'ambiente del web.

Bello il discordo di Lost sulle virtù


EDIT: scusate la pappardella, maè dovuta [SM=g27828]

[Modificato da mezzanaccio 31/05/2006 20.53]

31/05/2006 21:54
 
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Attenzione al discorso per cui non tutti sono in grado di uscire dalle troppe etichette che circondano!

La gente è addormentata, si potrebbe affermare che è istruita al contrario, cioè verso l'ignoranza piuttosto che verso il "sapere" (inteso a 360 gradi, non solo a livello culturale)!

Come scrissi tempo fa in un altro topic di questo forum, ci vuole una nuova rivoluzione spirituale e razionale che possa liberare le menti e le anime delle persone che ci circondano, mostrando loro che la mente, il pensiero, vale più di qualsiasi altro dio o ideologia socio-politica!
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31/05/2006 21:56
 
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Re:

Scritto da: LOST HIGHWAY 31/05/2006 21.54
Attenzione al discorso per cui non tutti sono in grado di uscire dalle troppe etichette che circondano!

La gente è addormentata, si potrebbe affermare che è istruita al contrario, cioè verso l'ignoranza piuttosto che verso il "sapere" (inteso a 360 gradi, non solo a livello culturale)!

Come scrissi tempo fa in un altro topic di questo forum, ci vuole una nuova rivoluzione spirituale e razionale che possa liberare le menti e le anime delle persone che ci circondano, mostrando loro che la mente, il pensiero, vale più di qualsiasi altro dio o ideologia socio-politica!

Capisco il tuo punto di vista, che è all'incirca l'inverso del mio.
Difficilmente nella nostra vita scopriremo chi aveva ragione [SM=g27828] (sicuramente se ho ragione io non lo si scoprirà mai!)
31/05/2006 22:03
 
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In realtà il mio, più che un punto di vista, è uno speranza!

In realtà sono più propenso a fuggire lontano da tutto e tutti per poter creare un mio personale mondo anarchico in cui vivere con un ristrettissimo numero di persone!
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31/05/2006 22:22
 
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Re:

Scritto da: LOST HIGHWAY 31/05/2006 22.03
In realtà il mio, più che un punto di vista, è uno speranza!

In realtà sono più propenso a fuggire lontano da tutto e tutti per poter creare un mio personale mondo anarchico in cui vivere con un ristrettissimo numero di persone!

Esatto!
Esistono due modi di vedere la cosa, quello speranzoso, cioè che si crede che cmq questa è una situazione passeggera e che c'è la possibilità fisica di cambiarlo, oppure il modo di chi si è "rassegnato" a un mondo così composto!
Io non escludo affatto la prima ipotesi a priori, ma sono tendente più per la seconda, date le mie esperienze personali e dato il mio carattere, ma di sicuro non si potrà mai sapere!
31/05/2006 22:26
 
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Re: Re:

Scritto da: mezzanaccio 31/05/2006 22.22
Esatto!
Esistono due modi di vedere la cosa, quello speranzoso, cioè che si crede che cmq questa è una situazione passeggera e che c'è la possibilità fisica di cambiarlo, oppure il modo di chi si è "rassegnato" a un mondo così composto!
Io non escludo affatto la prima ipotesi a priori, ma sono tendente più per la seconda, date le mie esperienze personali e dato il mio carattere, ma di sicuro non si potrà mai sapere!



Cazzo sei troppo giovane per essere così pessimista!

Circondati di distrazioni e pensa solo a cazzeggiare, altrimenti richi di crescere diventando una mente deviata e disequilibrata come me!
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31/05/2006 23:18
 
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Re: Re: Re:

Scritto da: LOST HIGHWAY 31/05/2006 22.26


Cazzo sei troppo giovane per essere così pessimista!

Circondati di distrazioni e pensa solo a cazzeggiare, altrimenti richi di crescere diventando una mente deviata e disequilibrata come me!

Ahah!
Hai ragione, ma infatti io non mi faccio problemi a riguardo, nel senso che ho capito quello che ho capito, ma me ne sono fatto tranquillamente(forse non troppo, ma ora lo sono) una ragione, non mi sono mai buttato giù, vivo cmq la mia vita con un certo equilibrio e tranquillamente frequentando determinate persone. Chiaramente il mio cerchio di amicizie è più ristretto ma mi trovo bene, e in molte cose mi ritrovo nel classico cazzone 16enne [SM=g27828]
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31/05/2006 23:48
 
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Re: Re: Re:

Scritto da: LOST HIGHWAY 31/05/2006 22.26


Cazzo sei troppo giovane per essere così pessimista!

Circondati di distrazioni e pensa solo a cazzeggiare, altrimenti richi di crescere diventando una mente deviata e disequilibrata come me!



Un mio amico infatti ha letto i tuoi post e, pur condividendo molte tue vedute, ti ha definito "un po' troppo pessimista".
__________________________________________________


Ma una maledetta voce mi diceva dentro, che era là anche lui, l'estraneo, di fronte a me, nello specchio. In attesa come me, con gli occhi chiusi. C'era, e io non lo vedevo. Non mi vedeva neanche lui, perché aveva, come me, gli occhi chiusi.
01/06/2006 00:02
 
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Re: Re: Re: Re:

Scritto da: !Darkside. 31/05/2006 23.48


Un mio amico infatti ha letto i tuoi post e, pur condividendo molte tue vedute, ti ha definito "un po' troppo pessimista".



Dì al tuo amico che io non sono pessimista!

Io sono lucidamente realista!

Cerco di tenere gli occhi aperti per vedere cosa e chi abita il mondo che mi circonda e, nonostante il tanto (a volte troppo) schifo, tiro avanti scherzando su tutto e tutti (soprattutto su me stesso....senza auto ironia sarei perso nel nulla) e concentrandomi sulle 3 cose per cui vale la pena vivere:

Amore
Sesso
Arte
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